Chiamatela pure fortuna del principiante o fuoco di (La) paglia se volete, ma il primo posto in solitaria delle Black Hawks è il risultato ovvio di un esordio da incorniciare, firmato Osvaldo (ciao ciao Pazzini!), Pirlo, Sneijder e Maggio. Un esordio emozionante (82 punti), ma non emozionato, che Mister Ramino ha saputo gestire al meglio, schierando una formazione estrosa e compatta, di qualità e quantità, ambiziosa e ben assortita. Con Di Natale, Klose e Denis a pieno regime le Aquile Nere potrebbero davvero candidarsi al ruolo di outsider.Intanto, sul podio della prima giornata salgono meritatamente Deportivo Isola d'Erba (78,5 punti) e Mariale (75,5). Anche il Dottore e Mister Bellomo sembrano essere partiti col piede giusto, lasciandosi alle spalle un'annata grigia e inaugurando la nuova stagione con una prestazione scoppiettante. Nonostante l'assenza di Peppe, volato in Grecia alla ricerca del nuovo Zisis Vryzas per sostituire l'azzoPato, il Depor ha reagito bene, trascinato dalle reti di Lichsteiner, Coutinho, Hernanes e Pellissier. Mentre al nuovo Mariale della premiata ditta Hamsik-Cavani è bastato attivare il pilota automatico e affidarsi a un super Castellazzi.
Esordio con poche luci e molte ombre per le tre favorite della vigilia: Akragas33, Longobarda e Lunarossi. I biancazzurri hanno subito pagato la voglia di strafare, fallendo un calcio di rigore con Vidal, ma rimettendo le cose a posto grazie ai gol di Milito e Gomez. Partenza con il freno a mano tirato, invece, per i due volte campioni d'Italia della Longobarda. Complice l'assenza di Oronzo Calò, alle prese con i preparativi di un matrimonio ormai imminente (2014!), la squadra è apparsa abulica e quasi demotivata. Sensazioni confermate dal misero bottino di reti segnate (doppietta di Jovetic) e dalle numerose insufficienze. Insomma, l'unica nota positiva resta la vittoria (1-0) nella finale d'andata di Supercoppa. Un successo insperato e ispirato dalle scelte scriteriate di Gero Franco, rimasto in 10. Della serie: non ti Basta schierare Abero? Allora Papp(ati) un gol di Merkel e rimani Immobile a maledire il (Rai)mondo!
Tridente atomico (Milito-Vucinic-Maxi Lopez) e centrocampo di qualità (Marchisio, Vidal, De Rossi, ma anche Gomez e Ilicic), l'Akragas33 si presenta ai nastri di partenza della tredicesima edizione del Fantasperti con la voglia matta e disperatissima di cancellare il filotto di stagioni negative culminato con la "conquista" del Tapiro d'Oro 2011-12. L'Ingegnere, tornato in coppia con Piero ad appena un anno dal divorzio, sembra carico al punto giusto e consapevole di dover lottare contro tutto e tutti per tornare a vincere qualcosa di importante. Intanto, Pasquale ha benedetto l'asta non mussiando! Sarà la volta buona?
Un progetto giovane nato vecchio, col trio delle meraviglie Di Natale-Klose-Denis pericolosamente vicino ai cento anni di età. Raimondo ha stupito per competenza e serietà, ma soprattutto per l'oculatezza nella gestione del budget. Da sottolineare, ad esempio, le grandi operazioni low cost Bonucci, Paletta, Danilo, Jorquera, Bradley, Moralez e Pazzini. Ma le vere stelle della squadra, i fari del centrocampo, i geni della mediana sono soltanto due: Pirlo e Sneijder? No, ma quali! Stiamo parlando di Zanetti e Zuniga! Pronti, così come Zarate, a violare le porte avversarie con la "Z" di Zarca.
In principio Dio creò i due Peppe. Maschio e femmina li creò, poi però Bruck si siddiò. Allora Dio vide che Kung era rimasto solo e gli donò Schelotto, ca era ladiu comu a morti ma anche un ottimo assistman! I deportati sono tornati, o meglio non se ne sono mai andati. Il Dottore li ha curati, selezionati e resi abili e arruolabili: ci sono capitan Buffon, u Peluso, Benatia, Boateng, Hernanes, Lionel Cossu, Pato e Pandev. Ma occhio a non sottovalutare Coutinho, Pinilla e Matri! Insomma, Kung sarà anche rimasto orfano di Bruck, ma è pronto a sferrare la Za(m)pata vincente!
Non fatevi ingannare dalla cravatta e dall'insolita eleganza, Gero non è il classico allenatore imborghesito. L'allievo di Zeman è pronto a dare battaglia per riconquistare quello Scudetto che manca ormai dal lontano 2000. Le illusioni e le delusioni dello scorso anno pesano come macigni, ma non è tempo di piangere sul Peppe Alfano versato. La nuova stagione è alle porte e bisogna ripartire dai giovani: Brkic, Basta, Balzaretti (vecchio fuori, ma giovane dentro!), Roncaglia (detto Ragaglia), Lamela, Biabiany, Destro ed Hernandez. Gero è davvero affamato di vittorie. Attenti o vi Papp(a)!
Non c'è due senza tre? O agneddu e Supercoppa e finì u vattiu? La (pluri)premiata coppia Ciccio-Calò riparte con entusiasmo e una squadra nuova di zecca. La logica del turnover applicata al mercato resta la strategia vincente della società rossoblu. Via tutti i pezzi da novanta della passata stagione, dentro: De Sanctis, Chiellini, Ogbonna, Pjanic, Cuadrado, Muriel e Jovetic. Nuove scommesse da vincere e nuovi traguardi da raggiungere. Oronzo Calò appare perplesso anche stavolta, ma forse gli basterà scoprire unni joca chissu Lulic per avere le idee più chiare sul potenziale della rosa a disposizione.
Megliu suli ca malaccumpagnati! Archiviato il Pierale, frutto di una malriuscita manipolazione genetica, Alessandro è tornato alle origini, (ri)costruendo un Mariale tosto e competitivo. L'addio di capitan Di Natale, dopo tre indimenticabili stagioni, ha davvero sorpreso tutti, ma in compenso sono arrivati campioni del calibro di Handanovic, Maicon (se resta può essere un colpaccio!), Hamsik, Ederson, Cavani e Palacio. Contando anche Zaccardo e Miccoli quasi mezza Longobarda dell'ultimo biennio. Chissà se basterà puntare sull'usato sicuro per tornare agli antichi fasti...

