Gero come Ranieri, Alessandro come Ancelotti. La sedicesima stagione del Fantasperti si chiude nel segno dei due compari, capaci di portare a casa ben 6 degli 8 trofei in palio. Dopo 15 anni dall'introduzione dell'Euro, il tricolore torna a sventolare in casa LunaRossi. Un trionfo lungamente atteso e strameritato che vale come un premio alla carriera per mister Franco. Una carriera che troppo spesso ha tradito l'estro e le ambizioni di un allenatore istintivo ma sfortunato. Un girone di ritorno dominato grazie alle reti di Pavoletti, Bacca, Candreva e Maccarone e ai preziosi assist di Perisic, Pjanic e Papu Gomez sarebbe bastato a chiunque. Eppure il sogno sembrava poter svanire anche stavolta, insidiato dalla solidità difensiva della New Team e dalla spavalderia offensiva dell'Athletic MCN. Sarebbe stato davvero troppo specie dopo un'annata del genere destinata a concludersi con un pavoloso lieto fine, nonostante la maledizione del Torneo di Apertura. Onore a mister Franco per aver saputo soffrire, resistere e vincere lo Scudetto 2015-16 con una squadra operaia infarcita di talento.
A contendere a Gero la palma del migliore è, a sorpresa, mister Bellomo, praticamente condannato al Tapiro d'Oro alla 35^ giornata e risvegliatosi "Re di Coppe" alla 38esima. Un poker di trofei (Monserrato Championship, Fantasperti Golosino Cup, Monserrato Championship - Torneo di Clausura e Fantasperti Golosino Cup - Torneo di Clausura) che proietta il Mariale al terzo posto della speciale classifica dei club più vincenti di sempre e che cancella definitivamente la frustrazione accumulata nelle ultime quattro stagioni. La terza fantacoppa in carriera (vinta battendo il LunaRossi) e l'ambitissima Coppa dalle grandi orecchie, forse l'ultima della storia (strappata in finale all'Akragas33), portano le firme d'autore di Dybala, Vazquez, Hamsik e Zielinski. Una gioia immensa che dovrebbe aiutare Alessandro a ridurre drasticamente (-357% circa) il consumo di sigarette legato agli errori di turnover: Salah-Callejon; Honda-Suso; Bizzarri-Marchetti.
Solo occhi chini e manu vacanti per il Dottore, l'Ingegnere e Ramino. Nonostante i 92,5 punti totalizzati nell'ultima giornata, nonostante i 36 gol del capocannoniere Higuain e nonostante un girone d'andata praticamente perfetto valso il beffardo titolo di Campione d'Inverno, l'Athletic MCN chiude secondo ad appena 9 punti dal LunaRossi. Al terzo posto svivola la New Team, illusa fino alla 36^ giornata dalle prodezze di Buffon e dal modificatore di difesa, ma amaramente tradita da menomati del calibro di Dzeko, Destro, Cerci e Kalinic. Un'amarezza che ha spinto un Ciccio già demotivato ad annunciare il proprio ritiro dopo 10 stagioni consecutive e ben 14 trofei conquistati. Fuori dal podio resta l'Akragas33, lontana parente della brillante formazione ammirata nella scorsa stagione. Mentre la maledizione delle finali perse dai biancazzurri si arricchisce di un nuovo doloroso capitolo con Fonzio e Piero costretti ad accontentarsi della mini-Championship del Torneo di Apertura. Nessuna consolazione, invece, per mister Affanno. L'avventura era iniziata male con l'esordio dell'Alfa Team ed è finita peggio col ritorno del Morto FC, fanalino di coda e vincitore del Tapiro d'Oro. Dopo una stagione così non resta che affidarsi alle filastrocche scaramantiche: Cesso, decesso, premio merdaccia e retrocesso!
Al termine del girone d'andata la classifica vede due squadre al comando della Lega ERP: Bayern Morgan e Novantaduecento. Il Bayern, guidato dall'esperto Pino, ha sin da subito acceso i Toni della competizione, trasformando i frutti Acerbi della rosa in vere e proprie prelibatezze. La specilità della casa sono Icardi fritti. I gol del bomber nerazzurro sono bastati sinora a dissipare in una bolla di Saponara tutte le perplessità di inizio stagione. Anche l'altra capolista Novantaduecento arriva al giro di Boa(teng) con una struttura ben collaudata. Il diktat di mister Di Rosa è: Basta Marchette! La formazione esegue alla lettera gli ordini di LilloPazzo, sempre più lanciato verso la corsa all'oro. D'altronde con una pipita del calibro di Higuain c'è da scommettere che la lotta Scudetto Novantaduecento-Bayern Moragn sia destinata a protrarsi fino all'ultima giornata in un duello che promette scintille e bestemmie.