18 aprile 2011

Dalle stelle alle stalle

Handanovic, il pararigoriCi risiamo! A un mese e mezzo dall'ultimo tracollo, la capolista torna a toccare il fondo, dilapidando metà dei punti di vantaggio sulle inseguitrici e spianando la strada a un rush finale da brividi. I profeti di sventura e i finti disinteressati possono finalmente godere. La Longobarda si è sciolta come neve al sole, umiliata dalle prestazioni di Doni e Cavani, tradita dai principali artefici della cavalcata di primavera. Il rumore dei nemici si è trasformato in un frastuono spaventoso. L'ottimismo di Oronzo Calò ha lasciato il posto al pessimismo cosmico di Ciccio. Nulla è perduto, ma a cinque giornate dal termine il vento sembra essere cambiato.

Lo si vede dai bei riccioli svolazzanti di Bruck e dai pochi capelli scombinati di Gero e Peppe. La debacle longobarda è arrivata come brezza marina e ha spazzato via le nubi cariche di pioggia e frustrazioni. Il campionato è ri-aperto, o più semplicemente non è mai stato chiuso. Troppo forte lo spirito di rivalsa del Deportivo Isola d'Erba dominatore assoluto del girone d'andata; irresistibile la tentazione per il Lunarossi nell'inseguire un sogno che sarebbe un'impresa epica! Hernanes-Floccari e Handanovic-Seedorf hanno staccato il pass per la volata scudetto, certificando la vitalità di due formazioni che possono permettersi il lusso di bruciare contemporaneamente le reti di Mauri, Robinho, Acquafresca ed Hernandez senza quasi risentirne.

Ma alla giornata mondiale del gol appizzato erano invitati anche il Mariale, l'Akragas33 e il Nikale, che hanno voluto partecipare lasciando marcire in panchina Cassano, Pinilla e Zarate. In poche parole, la classica domenica di passione con tre squadre messe in croce e costrette a fare da agnello sacrificale. Buona Pasqua!

11 aprile 2011

Bastardi senza gloria

Ministero della DifesaLa tregua è finita. La diplomazia ha lasciato il posto alle armi e la guerra sta per cominciare. La 32esima giornata è stata solo il preludio, un'anteprima della battaglia senza esclusione di colpi che attende gli schieramenti in campo. Gli ultimi due mesi di Fantasperti si preannunciano drammatici e cruenti. Dalle solite dichiarazioni di facciata si passa ai piani diabolici per annientare gli avversari. Impossibile nascondersi o improvvisarsi pacifisti. Questa fase non prevede nè sportività, nè galateo. Vale tutto! Riti scaramantici e gufate, odio e bestemmie, complimenti ad orologeria e pseudo tentativi di resa.

Film già visto e rivisto, ma sempre in prima visione come i Bellissimi di Rete 4. Eccovi la trama. L'esercito longobardo ha appena conquistato altro terreno, grazie alle eroiche prestazioni di Maicon, Cambiasso, Hamsik, Vargas e Matri. Ma il tradimento di Ibra (seconda esplulsione consecutiva) e Storari (esordio da 3,5 in pagella) impedisce alle truppe di Oronzo Calò di attaccare con decisione. Nel frattempo, le armate Lunarossi guidate dal generale Franco avanzano indisturbate lungo il confine tra il secondo e il terzo posto, sfruttando appieno i rinforzi arrivati in settimana (Pepe e Seedorf). Quasi un successo, nonostante le grosse perdite (Di Michele e Toni) e il fuoco amico di Bonucci.

Intanto, nell'ospedale da campo del Deportivo Isola d'Erba serpeggiano panico e malumore. Il Dottore ha radunato i fedelissimi Hernanes, Cossu e Floro Flores, ma le tante defezioni rischiano di compromettere l'esito finale della campagna di primavera. Non resta che stare in trincea, sperando che il nemico non spari sulla Croce Rossa! Da lontano, il veterano Bellomo osserva con attenzione le manovre degli avversari. E dopo aver salvato il soldato Giaccheryan, è pronto ad ammassare truppe in Fanta League Cup, affidando il comando a Totti e Di Natale.

Finale tristissimo: in attesa di ordini dall'alto, Fonzio non ci arriva! Ma peggior sorte attende i due kamikaze del Nikale. In preda alla pazzia per l'ennesima domenica senza gol, Nicola e Alessandro decidono di farla finita e di sfidarsi a surdatè.

4 aprile 2011

Rimonta Patologica

Pato, bomber del LunarossiPuntuale come uno starnuto per l'allergia al polline, allegro come un prato fiorito nonostante i diserbanti, voglioso come un cervo in calore. Ecco il nuovo Lunarossi in versione primaverile! Squadra pimpante e mai doma, pronta a dare il massimo per il rush finale che vale lo Scudetto. La pausa per le nazionali sembra aver giovato alla formazione di mister Franco, tornata tenace e brillante come qualche settimana fa. A impressionare è stata soprattutto la forza del gruppo, capace di sopperire alle difficoltà sotto porta di Sanchez e Pastore. Straordinarie e decisive le prestazioni di Pato, Maggio e Jimenez. Prezioso l'ingresso in campo di Acquafresca. E se fosse il Lunarossi l'anti-Longobarda?

Interrogativo più che lecito, visto l'andamento imbarazzante del Deportivo Isola d'Erba. Se Gero è il top, i due Peppe sono senza dubbio il flop del girone di ritorno. La squadra ammirata nel corso del 2010 è un ricordo sbiadito, quasi un miraggio. L'infortunio di Quagliarella, l'apatia cronica di Floccari e Borriello e le prestazioni altalenanti di Hernanes e Krasic hanno condannato il Depor a una seconda parte di stagione tribolata e deludente. Eto'o e compagni hanno tutte le carte in regola per puntare alla vetta, ma prima bisognerà difendere il secondo posto dagli assalti del Lunarossi. E la capolista? La trentunesima giornata riassume efficacemente la stagione rossoblu. Totalizzare la miseria di 66,5 punti, nonostante una splendida tripletta di Cavani, spiega meglio di qualunque analisi l'incompiutezza della squadra di Oronzo Calò. Una formazione indecifrabile e senza mezze misure: sfigata e culuta allo stesso tempo. Con un attacco esplosivo e una difesa penosa (50 gol subiti!). Grandi nomi sulla carta e voti di merda ogni lunedì!

E così, il Fantasperti resta apertissimo, con quattro formazioni su sei ancora in corsa per il titolo. Compreso un Mariale abbacchiato e ingrigito, ma pur sempre in lotta per il podio e per la finalissima di Fanta League Cup. Dietro, nonostante il lento scorrere delle stagioni, tutto resta immutato. I dirigenti del Nikale attendono il Tapiro e sognano giornate assolate per le strade di Malta. E l'Ingegnere si gode soddisfatto le reti di Amauri, Gilardino e Di Vaio. Una rondine non fa primavera, ma è sempre meglio di un aciddazzu di malaguriu!