
È la vittoria del gruppo, di una squadra coraggiosa e tenace che ha saputo coniugare classe cristallina e classe operaia. È la vittoria di Cavani, capitan Cambiasso, Ibra, Balzaretti, Hamsik, Matri, Miccoli, Maicon e Vargas, ma anche dei preziosi gregari come Sardo, Nocerino, Isla e Ranocchia. È la vittoria di Ciccio, la più bella di sempre, arrivata dopo due secondi posti e tre anni di frustrazioni. Ma è soprattutto la vittoria di Oronzo Calò, il brutto anatroccolo diventato cigno. Il Mourinho di Rraona è il nuovo che avanza, l'astro(nzo) nascente del Fantasperti, l'unico ad aver conquistato tapiro, trionfi e trofei in due sole stagioni!
Deportivo Isola d'Erba, Lunarossi e Mariale hanno provato in tutti i modi a rovinare la festa ai Campioni, ma nell'anno della Longobarda ogni tentativo è stato vano. Inutili le estemporanee dimostrazioni di forza dei due Peppe, inutile l'ammirevole ed emozionante rincorsa di Gero e inutile anche la prova d'orgoglio di mister Bellomo. Il lieto fine di questa stagione era già scritto, compreso il commosso addio di Ciccio dopo sette campionati.
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