20 dicembre 2012

Penultima profezia

Il bomber FaraoneFine del mondo o inizio di una nuova era? Scomodare i Maya per commentare i risultati della 17^ giornata è forse un'esagerazione, ma la nuova classifica prefigura scenari apocalittici imprevedibili fino a poche settimane fa. Ogni gerarchia è stata sovvertita! Il Mariale, che sembrava aver trovato il ritmo giusto per la fuga decisiva, si scopre improvvisamente fragile (appena 64 punti, con un solo gol di Cavani), indifeso (squadra rimasta in dieci per le assenze di Zaccardo, Spolli e Avelar) e braccato dagli avversari. Mentre il titolo di Campione d'Inverno torna clamorosamente in discussione, con le Black Hawks (-8 punti) e l'Akragas33 (-11) prontissime ad approfittare di ulteriori passi falsi di mister Bellomo. Le Aquile Nere di Ramino tornano a volare sulle ali dell'entusiamo grazie alle reti di Klose, Di Natale, El Shaarawy e Pirlo, dimostrando di essere al top della condizione in vista della finale di Fantasperti Golosino Cup - Torneo di Apertura. Mentre i biancazzurri sembrano aver ritrovato il rendimento costante di inizio stagione, con Vucinic e Nocerino finalmente decisivi e con Mauri e Borja Valero abbonati all'assist. Peccato per la tassa Ilicic, pagata a caro prezzo anche stavolta, ma Piero e l'Ingegnere possono stare tranquilli: prima o poi anche lo sloveno dimostrerà di essere una risorsa e non una catastrofe.

I segni premonitori di un imminente cambiamento epocale si concentrano soprattutto nella seconda parte della classifica. Detto dell'ultimo posto cronico del Deportivo Isola d'Erba, col Dottore ormai rassegnato dopo l'ennesimo errore dal dischetto (Aquilani), merita di essere sottolineata l'incredibile rimonta del Lunarossi. Ci sono voluti due mesi di sofferenze e sacrifici, ma la squadra di mister Franco è riuscita a inanellare una serie di grandi prestazioni, annullando il gap rispetto alle formazioni di testa. Un tre(me)nd ben delineato che ha permesso ai rossoneri di consolidare il quinto posto (grazie anche alle reti di Granqvist, Biabiany e Bergessio) e di mettere nel mirino gli odiati rivali della Longobarda. E proprio gli uomini di Oronzo Calò dovranno adesso guardarsi alle spalle per scongiurare un sorpasso impensabile fino a un mese fa, ma che rischia di essere il finale scontato (e triste) per una squadra in caduta libera e senza un vero goleador. Non uno, ma tanti (troppi!) i segnali negativi provenienti dall'ambiente rossoblu: dagli infortuni a raffica agli errori di valutazione, dalla pancia piena dopo due Triplete consecutivi alle scelte di mercato azzardate. Insomma, più che alla fine del mondo sembra di assistere alla fine di un ciclo. Quello della Grande Longobarda.

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