
Insomma, Mariale e Black Hawks sono avvisate. La Longobarda c'è e darà filo da torcere fino alla fine. Una pretendente in più per quella che si preannuncia una lotta Scudetto senza esclusione di colpi fra tre formazioni praticamente appaiate al primo posto. Al momento il più in difficoltà sembra essere mister Bellomo alle prese con una squadra irriconoscibile rispetto al girone d'andata (lo dimostra anche l'ultimo posto in fantacoppa) e fortemente condizionata dal pessimo periodo di Cavani (il digiuno di gol continua anche dal dischetto), Palacio, Hamsik (voto 4,5) e Guarin (voto 4,5). Da non sottovalutare poi il fattore sfiga: per la seconda volta in stagione, l'indisponibilità di 3 difensori su 5 (Biava, Avelar e Roncaglia) ha costretto il Mariale a giocare in 10, con conseguente record negativo (appena 52,5 punti). Meno critica appare, invece, la situazione in casa Ramino. Le Aquile nere continuano a patire il rendimento altalenante del reparto offensivo (con Di Natale, El Shaarawy e soprattutto Osvaldo in ombra rispetto al 2012), ma il valore dell'undici titolare e la solidità dell'organico sono due certezze in vista della volatona.
L'altra sorpresa di giornata è il Deportivo Isola d'Erba, tornato agli ottimi livelli di inizio stagione (77 punti) e matematicamente qualificato ai play-off di Fantasperti Golosino Cup dopo essersi sbarazzato del Lunarossi con un netto 3-1 (doppietta di Denis e gol di Gilardino). Un successo che rilancia le ambizioni del Dottore almeno in fantacoppa e che potrebbe clamorosamente riaprire il discorso Tapiro d'Oro. Un rischio che non sembra riguardare il Lunarossi, in formazione rimaneggiata ma pur sempre in linea di galleggiamento tra terzo e quarto posto grazie alla dodicesima rete stagionale di Lamela. Ma un terribile incubo che non lascia dormire sonni tranquilli l'Ingegnere. La stagione dell'Akragas33 sembrava essere iniziata sotto i migliori auspici, col meritatissimo terzo posto al giro di boa. Poi però è arrivata la crisi di gol e risultati, un umiliante quinto posto e l'immancabile depressione per l'ennesimo campionato buttato al vento. Un concentrato di rabbia e amarezza sintetizzato alla perfezione dalle dure parole di Fonzio: forse non tutti lo sanno, ma Borja Valero ha una sorella... si chiama Maria!
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