20 maggio 2013

Longobarda forever!

Longobarda a tinte violaImbattibile e imbattuta, coraggiosa e fortunata, pragmatica e spietata: la Longobarda entra di diritto nella leggenda del Fantasperti vincendo per la terza stagione consecutiva Scudetto e Fantacoppa. Un'impresa straordinaria e senza precedenti, resa ancora più grande dall'ostilità degli avversari, stanchi e frustrati dal dominio rossoblu, e dalla durezza di un campionato mai così equilibrato e avvincente. Inutile negarlo, non poteva e non doveva succedere di nuovo. Ma i 9 trofei su 10 conquistati in tre anni da Ciccio e Oronzo Calò dimostrano il contrario. E raccontano una vittoria insperata e sofferta, raggiunta dopo un'incredibile rimonta partita dal misero quinto posto del girone d'andata. Quando tutto sembrava indicare la fine di un ciclo e non certo il prologo di una nuova puntata di Sfide.

A vincere è stata la formazione più costante (con una media di 72 punti a giornata) e capace di sbagliare meno. Non una vera corazzata, paragonabile alla Longobarda delle ultime due stagioni, ma una squadra concreta (76 gol fatti: 2 a partita) e pronta ad approfittare dei tanti, forse troppi, errori degli avversari. Una formazione combattiva costruita su un blocco di titolarissimi (De Sanctis, Chiellini, Pasqual, Abate, Ogbonna, Diamanti, Marchisio, Cuadrado, Montolivo e Barrientos) e trascinata dai gol di Jovetic, Balotelli, Cassano, Pazzini e Muriel. Il resto è solo de-merito delle storiche rivali, apparse quasi in difficoltà nel gestire il vantaggio accumulato nel girone d'andata e tradite dai rispettivi organici nel momento decisivo della stagione.

Rassegnato e attapirato il Deportivo Isola d'Erba, praticamente ultimo dall'inizio alla fine. Sfortunate e non pervenute nel girone di ritorno le favorite della vigilia Akragas33 e Mariale, costrette ad accontentarsi di chiudere appaiate al quarto posto. Stanche e inesperte le Black Hawks, vincitrici del Trofeo di Apertura ma beffate in finale di Fantasperti Golosino Cup e scivolate al terzo posto proprio sulla linea del traguardo. Bello e incompiuto il Lunarossi, secondo per il secondo anno di fila, ma sempre in Affanno in tema di bomber e turnover. Un pronostico in vista della prossima edizione? A vincere non sarà la Longobarda, destinata sin da oggi a essere ricordata solo nel libro dei record.

6 maggio 2013

Klose inaudite

Klose dà una manita a RaminoAllucinante, incredibile, Pazzesco! Il 5 maggio 2013 passerà alla storia come una delle domeniche più folli e assurde della storia del Fantasperti. Un condensato di gol, emozioni e adrenalina sconsigliato ai deboli di cuore e ai gufi di professione. Una giornata combattuta e spettacolare che ha confermato l'assoluta incertezza di una stagione straordinariamente bella e avvincente. Novanta minuti intensissimi che hanno rilanciato con forza le ambizioni Scudetto delle Black Hawks, tornate al secondo posto dopo una rimonta senza precedenti, e che hanno consacrato la Longobarda vincitrice del Trofeo di Clausura e seconda finalista della Fantasperti Golosino Cup. Una domenica quasi perfetta per Ramino, autore di un punteggio record (93 punti!) firmato da give me five Klose (era da 27 anni che un giocatore di Serie A non segnava una cinquina), dall'highlander Totò Di Natale (altra splendida doppietta) e dal solito spavaldo Osvaldo. Ma anche l'ennesima indimenticabile giornata per Oronzo Calò, giunto al settimo trionfo consecutivo e rimasto al comando grazie alle reti di Muriel e Balotelli.

Il sogno dell'Akragas33, invece, si interrompe sul più bello, a un passo da quella finale di fantacoppa che per anni è stata la specialità della casa delle formazioni guidate dall'Ingegnere. Fatale ai biancazzurri la scarsa vena realizzativa di Paloschi e Vucinic e le deludenti prestazioni di Ilicic e Ginocchia. Resta il terzo posto e una fiammella di speranza in vista del rush finale, ma la concorrenza è spietata e non sono ammessi altri passi falsi. Concetto ormai sin troppo chiaro a Gero e Alessandro alle prese con un finale di stagione carico di incognite e di grandi aspettative. Stesse ambizioni, diversi stati d'animo. Fiducioso il Lunarossi, trascinato dalla prima tripletta italiana di Bergessio, dalla perla di Biabiany e dal tris di assist di Mexes, Candreva e Amauri; demoralizzato e sfigatissimo il Mariale, costretto a fare i conti col solito Handanovic crivellato di colpi e con la moria di difensori (indisponibile anche lo Zio Bergomi!) che hanno di fatto vanificato la tripletta del Matador Cavani e la doppietta del redivivo Borriello. Fuori dai giochi e dalle polemiche resta invece il Deportivo Isola d'Erba, ma in fondo anche il Tapiro d'Oro, come il primo posto, logora chi non ce l'ha!

1 maggio 2013

Atei contro credenti

Triplo Osvaldo carpiatoSembra un duello, ma non lo è. A pochi giorni dalla finale del Torneo di Clausura, l'analisi dell'Ingegnere è quanto mai puntuale ed efficace. Lo Scudetto non è (mai stato) un discorso a due tra Longobarda e Akragas33, ma una sfida tutti contro tutti, Deportivo Isola d'Erba escluso. Il ring è pronto da settimane e maggio sarà il mese della verità con ben cinque squadre racchiuse in 25 punti e accomunate da un unico grande obiettivo: vincere il Fantasperti. Inutile nascondersi dietro dichiarazioni di facciata del tipo "puntiamo al terzo posto", "chi si accontenta gode" o "l'importante è partecipare". A questo punto della stagione, crederci è un diritto, ma provarci è un dovere.

Ci crede e ci proverà fino alla fine il mitico Oronzo Calò, ancora primo nonostante un mese complicato e pieno di insidie, chiuso alla grande solo grazie alle reti di Cuadrado, Marchisio e Balotelli. Hanno ricominciato a crederci e vogliono assolutamente provarci il Presidente e Un sacco Belgio, rassegnati al peggio poche settimane fa ma rilanciati alla grande dalle prestazioni da urlo di Pandev, Vidal e Ilicic. Ha ancora voglia di crederci e provarci il Mariale di mister Bellomo, forte e temuto come Sansone nel girone d'andata, Pazzo e sfortunato in quello di ritorno.

A dire il vero, anche Black Hawks e Lunarossi non hanno mai smesso di crederci. E adesso che la classifica è ancora più corta Ramino e Gero sperano di poterci provare fino al 90° dell'ultima giornata. La tripletta di Osvaldo ha risvegliato l'orgoglio sopito delle Aquile Nere, mentre Totti e Lamela hanno tenuto a galla l'undici di mister Franco alle prese con i soliti problemi del reparto offensivo. L'unico costretto a non crederci, a meno di clamorosi miracoli, resta il Dottore. Il Deportivo Isola d'Erba ammirato nel girone di ritorno, con Aquilani, Ljajic e Gilardino in grande spolvero, meriterebbe senza dubbio un piazzamento diverso, ma provarci dopo aver chiuso il girone d'andata a -93 punti dalla vetta è come affidarsi a un governo PD-PDL per rilanciare il Paese: senza speranze!