
Supercoppa 2012 e secondo triplete consecutivo. Gli anni d'oro del Grande Calò si arricchiscono dell'ennesimo entusiasmante capitolo e proiettano la Longobarda nell'Olimpo della Lega Fantasperti. Il sesto trofeo di fila è frutto di una doppia vittoria conquistata con coraggio, tanto culo e carattere. Un trionfo fortissimamente voluto (anche dalla madre di Calò che aveva preparato la mensola porta-targa con settimane di anticipo!) e ottenuto grazie alla splendida tripletta di Pazzini e alle firme d'autore di capitan Diamanti, Jovetic e Bianchi (gol, assist e rigore sbagliato... Scuse accettate!). Nulla da fare, dunque, per il Lunarossi di Gero che fino alla fine aveva provato a sperare aggrappandosi alla prodezza balistica di Lodi, agli assist di Totti e alla pericolosità di Destro, Immobile e Biabiany. Un "paio di Consigli" sarebbero serviti come il pane, almeno per evitare di schierare Brkic (espulso) e di scommettere su Lamela (preferito a Candreva, autore di un gol da cineteca). Ma era destino che a vincere fosse, ancora una volta, la nuova vecchia corazzata guidata da mister Tararà.
Difficile dire se il ciclo della Longobarda sia giunto al termine o abbia altre incredibili emozioni da regalare, ma una cosa è certa: quest'anno non sarà facile ripetersi. Il vecchio (l'Ingegnere) e il bambino (Ramino), rispettivamente al secondo e al terzo posto in classifica, promettono di dare battaglia e di puntare al trono di Oronzo a suon di gol e assist. Reti pesanti, quasi monotone e mai banali come quelle griffate Klose e Osvaldo, bomber di razza della scuderia Black Hawks, ma anche reti cariche di ambizione come le prime marcature stagionali di Vidal, Vucinic, Gastaldello e Maxi Lopez per l'Akragas33. Se son rose (all'altezza) non sfioriranno!
Da rivedere dopo la sosta Deportivo Isola d'Erba e Mariale. Il potenziale delle due formazioni non è in discussione, specie dopo il brillante esordio di sette giorni fa, ma la tenuta nel breve-lungo periodo è la vera incognita. Un rebus che Peppe e Alessandro dovranno risolvere in fretta per non rischiare una partenza ad handicap e per non trovarsi a rincorrere dopo poche settimane. Cartello dei "Lavori in corso" ben in vista e pedalare. La classifica è bruttina, ma Alvaro Pereira è molto peggio!
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