14 maggio 2014

Win the Best!

Sorpasso Athletic firmato HernanesMorto FC secondo con 2674,5 punti; Athletic MCN primo con 2675 punti. A novanta minuti dal termine della stagione, l'inimmaginabile è diventato realtà! Dopo una rincorsa lunga ed entusiasmante, resa possibile da un girone di ritorno praticamente perfetto, il Dottore potrà togliersi lo sfizio di puntare a uno storico double Scudetto-Fantasperti Golosino Cup guardando tutti dall'alto in basso. Un sorpasso insperato ma strameritato che premia la concretezza di una formazione protagonista di un'incredibile dimostrazione di forza, nonostante innumerevoli sfighe e infortuni. Comunque vada, Peppe e Alessio hanno già vinto per stile e coraggio. Una lezione per tutti e un messaggio inequivocabile: crederci sempre, arrendersi mai! Anche quando Kulovic sembra voltarti le spalle; anche quando i consigli sballati di Fantagazzetta ti fanno preferire Klose ad Eder; anche quando le punte non segnano e tocca ai vari Cuadrado, Hernanes, Lichsteiner e Storari salvarti la giornata.

Ad Affanno non resta che prendere appunti, riflettere sugli errori commessi e fare mea culpa per le premature e immotivate cessioni di Candreva e Immobile. Subire una rimonta alla penultima giornata fa male e merita compassione, ma nulla è ancora perduto. Anzi, le motivazioni di bomber Toni (a caccia del titolo di capocannoniere), di Pogba, Pirlo e Llorente (pronti a conquistare il record di punti) e del rientrante Higuain (o di Mertens, suo naturale sostituto) potrebbero fare la differenza e regalare al Morto FC l'agognato controsorpasso. Vietato mollare quindi, il Fantasperti non è un torneo che ammette esitazioni e gente che si piange addosso alla Mazzarri. Testa alta e petto in fuori, win the best!

E chi perde accetti la sconfitta, così come ha dimostrato di saper fare Oronzo Calò, beffato per 2-0 nella prima storica finale di Monserrato Championship (terza finale persa dall'Urusà in questa stagione). Nessuna reazione scomposta da parte di mister Tararà, niente lacrime, niente recriminazioni. Solo tanto rammarico per aver accarezzato senza successo il sogno di appuntarsi al petto la stella per il decimo trofeo in carriera. Non tutti però sanno perdere e accettare i verdetti del campo. E i fatti di Bergamo, col lancio di banane all'indirizzo di Kévin Constant, ne sono la dimostrazione lampante. Si pensava al solito gesto di razzismo nei confronti di un giocatore di colore, invece era solo Gero che nascosto tra i tifosi dell'Atalanta cercava di colpire Montolivo.

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