CVD: Come volevasi dimostrare! Nella giornata in cui il mago Alfano ha preferito non dispensare pronostici e perle di saggezza, il Lunarossi è tornato a spiccare il volo, sospinto dalle reti di Denis, Pato e Thiago Silva. Una domenica da incorniciare non solo per il doppio primato in Campionato e in Fanta League Cup, ma soprattutto per la grande dimostrazione di forza e di superiorità. Portiere imbattibile, difesa marmorea, centrocampo in crescita e attacco devastante: la squadra di mister Franco ha tutte le carte in regola per tornare a vincere dopo dieci anni di astinenza. Chiamatele sensazioni, percezioni o suggestioni se volete, ma certi segni premonitori sono fantacalcisticamente inequivocabili, come la nascita di una nuova stella nell'Universo Gero: Ibarbo.
La mini-fuga della capolista è però l'unica nota positiva di giornata. Sebbene Mutu, Ibra, Ilicic, Rigoni, Di Vaio e Pepe meritino spazio e complimenti, il tredicesimo turno del Fantasperti verrà ricordato come la giornata delle polemiche e del Caso Tiribocchi. Indegno finale di una settimana da dimenticare, agitata dalla mancata asta di riparazione e macchiata da un'ingiustizia grande come una casa. Ingiustizia giustificata dal regolamento, ma ingiustificabile secondo lo spirito autentico e le regole non scritte del Fantasperti. L'errore di formazione di mister Bellomo, con la clamorosa esclusione di Di Natale, e la mancata deroga per poter rimediare alla svista rappresentano una delle pagine più tristi del nostro amato fantacalcio. Naturalmente, nessuna accusa al Presidente di Lega, che si è limitato ad applicare il regolamento, nè tantomeno ai dirigenti dello Sporting Giachinho, che ne hanno chiesto la ferrea applicazione; solo una fastidiosa sensazione di amaro in bocca per il mancato rispetto dell'unico vero principio di questo gioco: l'importante non è vincere, ma cugliuniari!
La mini-fuga della capolista è però l'unica nota positiva di giornata. Sebbene Mutu, Ibra, Ilicic, Rigoni, Di Vaio e Pepe meritino spazio e complimenti, il tredicesimo turno del Fantasperti verrà ricordato come la giornata delle polemiche e del Caso Tiribocchi. Indegno finale di una settimana da dimenticare, agitata dalla mancata asta di riparazione e macchiata da un'ingiustizia grande come una casa. Ingiustizia giustificata dal regolamento, ma ingiustificabile secondo lo spirito autentico e le regole non scritte del Fantasperti. L'errore di formazione di mister Bellomo, con la clamorosa esclusione di Di Natale, e la mancata deroga per poter rimediare alla svista rappresentano una delle pagine più tristi del nostro amato fantacalcio. Naturalmente, nessuna accusa al Presidente di Lega, che si è limitato ad applicare il regolamento, nè tantomeno ai dirigenti dello Sporting Giachinho, che ne hanno chiesto la ferrea applicazione; solo una fastidiosa sensazione di amaro in bocca per il mancato rispetto dell'unico vero principio di questo gioco: l'importante non è vincere, ma cugliuniari!
È un periodo un po' così. Indecifrabile. Tra gare rinviate, soste per le nazionali, voti da recuperare e classifiche provvisorie, il Fantasperti vive un momento di grande incertezza e confusione. Gli unici ad avere le idee chiare e a non mollare la presa sembrano essere mister Franco e mister Sammartino. Zemaniano il primo, più trapattoniano il secondo. Entrambi saldamente in sella e al galoppo, combattivi e arraggiati come due fantini al Palio di Siena. Saranno loro a guidare Lunarossi e Sporting Giachinho verso un finale d'anno scoppiettante e ricco di emozioni. Denis, Pepe, Matri, Giovinco, D'agostino: aspettando i fuoriclasse Sneijder-Cavani e Jovetic-Pato, sono tante le stelle che possono illuminare il cammino delle due formazioni. "Impossibile prevedere il futuro remoto" - dice l'astronzologo Alfano - ma per sicurezza meglio taccarsi le palle!
Forse bisognava aspettare proprio il giorno dei morti per assistere alle resurrezione dell'Akragas33. Non un miracolo, per carità! Ma una rinascita lenta e progressiva, testimoniata dai volti sorridenti di Gaston Ramirez (rifiuto di lusso del vivaio longobardo), di capitan Di Vaio e dell'arciere Calaiò. Il cuore biancoazzurro ha ripreso a battere, quando tutti lo davano per spacciato, manco fosse l'economia greca! Merito dell'Ingegnere che ha saputo pescare i jolly giusti nel mercato di riparazione. Ma merito anche del d.s. Gambino, che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno alla squadra. Adesso viene il bello (e anche il difficile): scongiurare l'anonimato delle passate stagioni, provando a scalare la classifica.