Si chiude una settimana ricca di emozioni e colpi di scena. La settimana che ha messo in discussione equilibri e rapporti di forza, ridisegnando la classifica e accorciando i distacchi. A sparigliare la carte sono state senza dubbio le prestazioni di Immobile (quattro gol nelle ultime due partite), Destro (due gol consecutivi) e Gervinho (un gol e due assist nel giro di tre giorni). Bonus preziosi e pesanti che hanno premiato l'orgoglio di Gero e la tenacia del Dottore, rilanciando le ambizioni del LunaRossi e dell'Athletic MCN in Fantasperti Golosino Cup e in Monserrato League.Ancora più clamorosa è però la situazione in testa alla classifica. La fuga del Morto FC ha ormai i punti contati e dopo due giornate a secco di gol (chiuse con 62 e 64,5 punti) la formazione di/in Affanno sembra adesso patire il pressing alto dell'Urusà (-4 punti) e dell'Akragas33 (-14,5 punti). Difficoltà rese ancora più evideti dal pessimo rendimento della capolista nelle gare di coppa, col triste ultimo posto nel Torneo di Clausura dopo la sconfitta contro il Mariale e con la qualificazione alle semifinali di Monserrato Championship sempre più a rischio complice il deludente pareggio contro la New Team in 9 uomini! In altre parole, la lotta Scudetto è apertissima, con Oronzo Calò e Un Sacco Belgio tornati a sperare e pronti a sfruttare il prossimo passo falso di Peppe Affanno. La sensazione è che grazie a un Tevez sempre più capocannoniere del campionato e alla coppia Denis-Bonaventura in crescita costante ne vedremo delle belle fino alla fine! Specie se mister Tararà darà qualche chance in più a Paloschi (dopo la seconda doppietta stagionale appizzata) e se l'Ingegnere si ricorderà di aver frequentato il Ragioneria prima di annunciare verdetti-qualificazione.
Niente da fare, invece, per Mariale e New Team. Le deludenti prestazioni nelle ultime due giornate hanno di fatto vanificato il vantaggio accumulato nella prima metà di marzo. Con mister Bellomo (sesto) costretto a fare i conti con i clamorosi errori sotto porta di Cerci e Palacio. E Ramino (scivolato al quarto posto) alle prese con una squadra ridotta ormai all'osso ed eccessivamente penalizzata (appena 53 punti) dal turnover scriteriato del turno infrasettimanale. Ma per fortuna sabato notte torna l'ora legale. Magari le cose miglioreranno con la minchia d'ura avanti!
Duri a morire e rivitalizzati dalla primavera! A dieci giornate dal termine, il Dottore, Un Sacco Belgio e Ramino si scoprono ancora in corsa per vincere qualcosa e per provare a riscattare una stagione fin qui povera di soddisfazioni. Il primo importante passo avanti, più psicologico che di classifica, è dell'Athletic MCN che guadagna una posizione ai danni del Mariale, staccato di appena mezzo punto. Un quinto posto inseguito per più di un mese e raggiunto grazie alle prodezze di Buffon, Cuadrado, Destro, Cigarini, Klose e Gervinho. Tutti insieme appassionatamente, senza incupirsi troppo per le sfortunate esclusioni di Rami e Amauri.
Diciamo la verità, dopo l'avvincente girone di ritorno della passata stagione con ben cinque squadre in lotta fino all'ultima giornata, ci troviamo a vivere un campionato decisamente spamicio. Un torneo dominato dal Morto FC più per demeriti altrui che per meriti di Peppe Affanno! È la stagione del meno peggio vince e la classifica è lì a dimostrarlo: posizioni e distacchi invariati da quasi due mesi, punteggi domenicali sotto gli 80 punti per le formazioni di testa (addirittura sotto i 70 dal quinto posto in giù) e reti decisive messe a segno da personaggi in cerca d'autore quali Asamoah, Bergessio e Maxi Moralez.
Nella settimana in cui Sorrentino, ex portiere del LunaRossi e del Mariale, ha avuto la consacrazione che meritava vincendo l'Oscar, il Fantasperti ha vissuto momenti di grande stress, frustrazione e nervosismo, culminati nell'auto-esonero dell'Ingegnere (squadra affidata a Un Sacco Belgio) e nell'annullamento del discusso scambio di mercato che appena un mese fa aveva portato Di Natale alla corte di Ramino. Decisioni amare, ma anche logiche conseguenze di una Serie A imbarazzante, dove Mertens (prima presenza da titolare, primo rigore calciato e naturalmente primo gol messo a segno per il Morto FC) e Llorente, o anche Carlitos Tevez (capocannoniere con 15 reti e bomber implacabile dell'Urusà) e Parolo possono bastare per fare la differenza e scavare un solco tra la testa e la coda della classifica.