Scontata e surreale come la scena finale di un cinepanettone, la penultima giornata del girone d'andata si è chiusa col trionfo delle Black Hawks nel Torneo di Apertura della Golosino Fantasperti Cup e col sorpasso del Lunarossi ai danni della Longobarda. Un film dall'incasso assicurato, ma gradito soltanto ai due attori protagonisti: Ramino, selezionato per caso durante un casting estivo ma capace di guadagnarsi l'Oscar all'esordio sul grande schermo, e mister Franco, nei panni del condottiero impavido e coraggioso alla stregua di William Wallace in Braveheart. Tutto secondo copione, insomma. Le Black Hawks si confermano la squadra del momento, in grado di battere il Mariale per 2-1 grazie alle reti di Osvaldo e Valdes (sto lontano dallo stress, fumo un po' e dopo gioco a PES!) e di ridurre ad appena mezzo punto il distacco dalla capolista. Mentre il Lunarossi, trascinato da uno straordinario Lamela (altra doppietta), si regala il quarto posto con vista podio e attende con ansia le evoluzioni del mercato invernale sperando che il 2013 sia l'anno buono per tornare a vincere.Speranze coltivate anche dal Mariale e dall'Akragas33, ma che per una domenica hanno lasciato il posto all'amaro in bocca per l'occasione sprecata. A deludere è stata soprattutto la commedia "Ma che coppa abbiamo noi?" del regista Bellomo. Pochi effetti speciali (67,5 punti), la solita storia (gol di Cavani e un paio di assist) e un finale troppo triste per essere vero. L'altro flop di Natale è, invece, una co-produzione italo-belga: "Tre metri sopra Gero". L'Akragas33, squadra che da molti anni non lotta per lo Scudetto, scopre grazie alle intuizioni dell'Ingegnere di avere una rosa competitiva e di poter raggiungere la vetta della classifica. I biancazzurri sono terzi con merito e vivono una stagione brillante, fino a quando l'insospettabile Vidal decide di sparare in cielo un calcio di rigore. A quel punto, il vantaggio sul Lunarossi è di appena sei punti. E Piero si prende la scena con una battuta destinata a diventare memorabile: Gnà ciiip!
Tra le uscite dell'ultimo weekend fantacalcistico va senz'altro segnalato "La rivincita di Natale", diretto e interpretato dal Dottore. Un capolavoro del Deportivo Isola d'Erba (78 punti, grazie alle reti di Burdisso, Hernanes, Cambiasso, Denis e Pinilla), che oltre a mettere d'accordo critica e pubblico rischia di risucchiare verso le sabbie mobili dell'ultimo posto la Longobarda di Oronzo Calò. Il trailer de "L'allenatore nel pallone 3" visto finora non ha entusiasmato e il quinto posto in classifica, alle spalle dell'odiato Lunarossi, è solo l'ultimo dei bocconi amari ingoiati dalla dirigenza rossoblu. Non resta che mettersi comodi, aspettare che si spengano le luci e sgranocchiare pop-corn nell'attesa di poter vedere "I due soliti idioti" e la scelta demenziale di schierare Quagliarella e non Jovetic. Dai cazzo!
Fine del mondo o inizio di una nuova era? Scomodare i Maya per commentare i risultati della 17^ giornata è forse un'esagerazione, ma la nuova classifica prefigura scenari apocalittici imprevedibili fino a poche settimane fa. Ogni gerarchia è stata sovvertita! Il Mariale, che sembrava aver trovato il ritmo giusto per la fuga decisiva, si scopre improvvisamente fragile (appena 64 punti, con un solo gol di Cavani), indifeso (squadra rimasta in dieci per le assenze di Zaccardo, Spolli e Avelar) e braccato dagli avversari. Mentre il titolo di Campione d'Inverno torna clamorosamente in discussione, con le Black Hawks (-8 punti) e l'Akragas33 (-11) prontissime ad approfittare di ulteriori passi falsi di mister Bellomo. Le Aquile Nere di Ramino tornano a volare sulle ali dell'entusiamo grazie alle reti di Klose, Di Natale, El Shaarawy e Pirlo, dimostrando di essere al top della condizione in vista della finale di Fantasperti Golosino Cup - Torneo di Apertura. Mentre i biancazzurri sembrano aver ritrovato il rendimento costante di inizio stagione, con Vucinic e Nocerino finalmente decisivi e con Mauri e Borja Valero abbonati all'assist. Peccato per la tassa Ilicic, pagata a caro prezzo anche stavolta, ma Piero e l'Ingegnere possono stare tranquilli: prima o poi anche lo sloveno dimostrerà di essere una risorsa e non una catastrofe.
Giro, girotondo, segna Robinho, assist Lodi e Destro, ti parano un rigore, doppietta del Pupone... ma niente gran finale! Il sogno del Lunarossi sfuma sul più bello, a un passo dalla finalissima del Torneo di Apertura della Fantasperti Golosino Cup. L'incredibile vittoria per 4-3 sul campo delle Black Hawks non è bastata infatti a sovvertire il verdetto della gara d'andata (persa per 2-0), lasciando mister Franco con l'amaro in bocca per l'ennesimo insuccesso del 2012 e proiettando Ramino verso la supersfida contro il Mariale. A pesare sono state, senza dubbio, le esclusioni di Roncaglia e Bergessio, ma anche la caparbietà e la sfrontatezza delle Aquile Nere, trascinate dai soliti Di Natale, Osvaldo ed El Shaarawy e dalla new entry Danilo. Un attacco da paura (senza dimenticare Insigne, Klose e Giovinco!), in grado di colmare anche le lacune tra i pali (altra domenica da incubo per Frey) e in mezzo al campo. Dunque, guai a sottovalutare Ramino, l'outsider di inizio stagione potrebbe essere il grande protagonista del 2013.
È arrivato l'inverno! Lo dicono le previsioni meteo. Ma lo dice soprattutto la classifica. Temperature e distacchi in picchiata, a causa dei venti freddi di origine alessandrica. Neve sulle cime del Piemonte (Ramino e Calò) e neve anche a bassa quota, con la tigna di Fonzio imbiancanta manco fosse Piano Battaglia sulle Madonie! Il Mariale allunga ancora. E lo fa sfruttando al meglio le reti di Cavani (altra doppietta), Hamsik e Jankovic in una delle giornate più spamice del girone d'andata. Quasi 80 punti che bastano e avanzano per portare a +32,5, +35 e +36,5 il vantaggio sulle rivali più pericolose: Akragas33, Black Hawks e Longobarda.
Lunarossi e Black Hawks in paradiso. Longobarda e Akragas33 all'inferno. Il verdetto dei quarti di finale di "Fantasperti Golosino Cup - Torneo di Apertura" lascia poco spazio all'interpretazione. Chi sbaglia (la formazione o l'atteggiamento nei confronti degli avversari), paga! Chi, invece, ha fame di vittorie, sete di vendetta ed è accompagnato dalla buona sorte, va avanti con merito. È il caso di mister Franco, deriso e sottovalutato troppo in fretta, che per una domenica può scrollarsi di dosso l'etichetta di bravo, bello, simpatico, ma perdente e bastonare gli eterni rivali della Longobarda, eliminandoli dai play-off di fantacoppa. Un successo limpido (0-4 con gol di Lodi, Cerci, Destro e Robinho) come le urine di Peppe Affanno (promosso vice-allenatore), usate per benedire la squadra! L'altro semifinalista è il piccolo grande Ramino, baciato dalla dea bendata e qualificato nonostante la sconfitta per 1-0 frutto del pessimo 64 di giornata. Ennesimo gol appizzato? K(l)ose che capitano!
Ci sono voluti quasi due mesi di accertamenti e terapie, ma alla fine le cure del Dottore hanno dato l'esito sperato. Deportivo Isola d'Erba fuori dal coma e non più ultimo in classifica. Una notizia impensabile fino a due settimane fa, ma che adesso sembra dare una speranza agli amanti del gioco barocco. Peppe c'è! E anche se è ancora presto per sciogliere la prognosi sullo stato di salute del Depor, la doppietta di Aquilani e lo splendido gol di Gilardino dimostrano che la completa guarigione della squadra è difficile ma non impossibile!
Cavani, Hamsik, Guarin e Palacio: tutti per uno, uno per tutti. Sono ancora loro, i quattro moschettieri del Mariale, i grandi protagonisti della dodicesima giornata del Fantasperti. Un turno di campionato che sembrava poter essere una pericolosa trappola per la capolista, ma che mister Bellomo ha saputo trasformare in una grande occasione per ribadire la propria leadership in classifica. E mentre Brienza (autore di due assist) vuole tanto diventare moschettiere del Re, ma per ora è soltanto apprendista moschettiere perchè... ha coraggio, ma non ancora sa come lotta un moschettiere del Re! (come cantava Cristina D'Avena), il decano degli allenatori sperti può godersi l'ennesima vittoria in Fantasperti Golosino Cup (4-2 contro il malcapitato Lunarossi) e continuare a guardare tutti dall'alto in basso.
A novembre la città si accende in un istante... Giusy Ferreri aveva messo in guardia tutti quanti già qualche anno fa col suo brano tormentone. E puntuali sono arrivati i giochi pirotecnici che hanno acceso non solo le città (ieri si è esultato a Bruxelles, Torino e Agrigento), ma anche la lotta Scudetto, mai così esplosiva e avvincente come quest'anno. Una domenica col botto, ricca di gol ed emozioni. La giornata dell'Ingegnere e di Oronzo Calò nuovamente protagonisti, nonostante il solito gufo e un finale da paura. Ma la paura fa 90 e all'Akragas33 è bastato anche meno (89,5 punti) per sbarazzarsi delle Black Hawks, accomodarsi al secondo posto e salutare con una manita (5-2 in Fantasperti Golosino Cup) il povero Ramino. L'onda biancazzurra ha travolto tutto e tutti sospinta da sei gol (doppietta di Gomez, doppietta di Milito, Vidal e Ilicic), tre assist, quattro canestri, cinque buche su cinque, due safety car e il nuovo record di lancio del giavellotto (disciplina particolarmente indicata per Maxi Lopez).
Nella notte di Halloween il Mariale è tornato a fare paura e a segnare a raffica. Sei reti, firmate da Zaccardo, Guarin, Brienza, Palacio, Miccoli e Calaiò (quasi ininfluente il suo errore dal dischetto), che hanno rilanciato prepotentemente le ambizioni Scudetto di mister Bellomo, nonostante le pesanti assenze di Cavani e Borriello. Una prova di forza davvero impressionante che ha ridicolizzato le azioni di disturbo delle Black Hawks (sfrattate dal primo posto in classifica dopo tre giorni) e dell'Akragas33 (asfaltata in fantacoppa meglio della SS640 AG-CL!). Se non è la prima vera fuga stagionale, poco ci manca! E occhio alle ultime due giornate di Golosino Fantasperti Cup: ad Alessandro basta un punto per volare in finale senza passare dai play-off.

Doveva essere l'asta delle Black Hawks e senza dubbio lo è stata. Nonostante il black-out informatico, Ra-Mino Raiola è stato il protagonista assoluto dell'ultima sessione di mercato del 2012, portando a casa sia El Shaarawy che Florenzi. Due colpi dal peso specifico importante, inspiegabilmente snobbati dagli altri allenatori del Fantasperti ma destinati a spostare gli equilibri. Sulla carta (fogli excel, grafici a torte e diagrammi di flusso applicati all'asta!), la strategia di Ramino è risultata vincente. Ma toccherà al campo decretare un verdetto inappellabile: errore di valutazione dei rivali o grande intuizione di mercato? Una cosa è certa: Florenzi e il Faraone sono acquisti meno Bizzarri di Gamberini e Valdes.
Asta di riparazione già programmata e bocce ferme per due settimane. La sosta per le nazionali arriva puntuale come un gol di Pirlo su punizione e cristallizza una classifica mutevole e provvisoria, ma senza dubbio indicativa. Mariale e Lunarossi, rispettivamente in testa e in coda (divisi da ben 52,5 punti), restano al momento le uniche certezze di questo primo scorcio di stagione. Tanto forte, brillante e prolifica la formazione di mister Bellomo, capace di capitalizzare al meglio le reti di Hamsik e Borriello, quanto fragile, balbettante e inconcludente la squadra di Gero, vittima di preoccupanti amnesie difensive e di stitichezza cronica in fase realizzativa (esclusi i soliti Totti & Lamela).
Altro giro, altra corsa. Essere tornato il primo della classe deve essere proprio piaciuto a mister Bellomo. Tanto che dopo l'exploit di mercoledì sera il Mariale si regala un'altra giornata da urlo (82,5 punti), confermandosi saldamente al comando e asfaltando il Deportivo Isola d'Erba in Golosino Fantasperti Cup (spettacolare e rocambolesco 4-3!). Dopo il Matador Cavani (autore di una tripletta quattro giorni fa e in gol anche ieri dal dischetto), l'uomo copertina è indubbiamente Diego Armando Miccoli, protagonista di una prestazione maiuscola e autore di tre reti semplicemente fantastiche. Non ci sono dubbi: è il momento d'oro del Mariale e a confermarlo non sono solo i numeri (11 gol segnati nelle ultime due partite), ma anche gli episodi favorevoli. Vedi gol all'esordio per Ederson, subentrato ad Armero!
Quattro diverse capoliste in appena cinque giornate di campionato non si erano mai viste nella storia recente del Fantasperti. Segno tangibile di un ritrovato equilibrio in classifica e di un torneo che si preannuncia bello e combattuto. A sorpresa, il nuovo inquilino del primo piano è Mister Bellomo, trascinato dalla prima tripletta stagionale di Cavani (poker mancato di un soffio) e dai gol di Alvaro Pereira, Borriello e Calaiò. Era dalla stagione 2009/10, ovvero dalla magica annata del
Nella giornata in cui i gol più importanti e decisivi sono quelli non segnati dalla Longobarda (rigori falliti da Jovetic e Diamanti e Bianchi lasciato in panchina), c'è una favola a lieto fine che merita di essere raccontata. La storia della bella addormentata biancazzurra, tornata in testa alla classifica dopo un lungo sonno durato
Amalo, pazzo Depor amalo! A volte basta un sms a farti capire che non hai semplicemente pestato una merda, ma ci sei dentro fino al collo. Cinque gol fatti, grande vittoria contro gli odiati rivali della Longobarda in Golosino League Cup e terzo gradino del podio conquistato scavalcando le Black Hawks. La domenica perfetta del Deportivo Isola d'Erba si apre con una doppietta-antipasto del profetico Hernanes, un piatto di Pellissier, e una doppietta con assist del frizzante Gilardino, tornato abile suonatore di violino. Niente dessert, causa Bedda Matri (voto 4,5) preferito a Pandev (voto 11,5), ma il Dottore gongola e manda un altro sms all'intero Fantasperti: Depor presente!
Chiamatela pure fortuna del principiante o fuoco di (La) paglia se volete, ma il primo posto in solitaria delle Black Hawks è il risultato ovvio di un esordio da incorniciare, firmato Osvaldo (ciao ciao Pazzini!), Pirlo, Sneijder e Maggio. Un esordio emozionante (82 punti), ma non emozionato, che Mister Ramino ha saputo gestire al meglio, schierando una formazione estrosa e compatta, di qualità e quantità, ambiziosa e ben assortita. Con Di Natale, Klose e Denis a pieno regime le Aquile Nere potrebbero davvero candidarsi al ruolo di outsider.
Tridente atomico (Milito-Vucinic-Maxi Lopez) e centrocampo di qualità (Marchisio, Vidal, De Rossi, ma anche Gomez e Ilicic), l'Akragas33 si presenta ai nastri di partenza della tredicesima edizione del Fantasperti con la voglia matta e disperatissima di cancellare il filotto di stagioni negative culminato con la "conquista" del Tapiro d'Oro 2011-12. L'Ingegnere, tornato in coppia con Piero ad appena un anno dal divorzio, sembra carico al punto giusto e consapevole di dover lottare contro tutto e tutti per tornare a vincere qualcosa di importante. Intanto, Pasquale ha benedetto l'asta non mussiando! Sarà la volta buona?
Un progetto giovane nato vecchio, col trio delle meraviglie Di Natale-Klose-Denis pericolosamente vicino ai cento anni di età. Raimondo ha stupito per competenza e serietà, ma soprattutto per l'oculatezza nella gestione del budget. Da sottolineare, ad esempio, le grandi operazioni low cost Bonucci, Paletta, Danilo, Jorquera, Bradley, Moralez e Pazzini. Ma le vere stelle della squadra, i fari del centrocampo, i geni della mediana sono soltanto due: Pirlo e Sneijder? No, ma quali! Stiamo parlando di Zanetti e Zuniga! Pronti, così come Zarate, a violare le porte avversarie con la "Z" di Zarca.
In principio Dio creò i due Peppe. Maschio e femmina li creò, poi però Bruck si siddiò. Allora Dio vide che Kung era rimasto solo e gli donò Schelotto, ca era ladiu comu a morti ma anche un ottimo assistman! I deportati sono tornati, o meglio non se ne sono mai andati. Il Dottore li ha curati, selezionati e resi abili e arruolabili: ci sono capitan Buffon, u Peluso, Benatia, Boateng, Hernanes, Lionel Cossu, Pato e Pandev. Ma occhio a non sottovalutare Coutinho, Pinilla e Matri! Insomma, Kung sarà anche rimasto orfano di Bruck, ma è pronto a sferrare la Za(m)pata vincente!
Non fatevi ingannare dalla cravatta e dall'insolita eleganza, Gero non è il classico allenatore imborghesito. L'allievo di Zeman è pronto a dare battaglia per riconquistare quello Scudetto che manca ormai dal lontano 2000. Le illusioni e le delusioni dello scorso anno pesano come macigni, ma non è tempo di piangere sul Peppe Alfano versato. La nuova stagione è alle porte e bisogna ripartire dai giovani: Brkic, Basta, Balzaretti (vecchio fuori, ma giovane dentro!), Roncaglia (detto Ragaglia), Lamela, Biabiany, Destro ed Hernandez. Gero è davvero affamato di vittorie. Attenti o vi Papp(a)!
Non c'è due senza tre? O agneddu e Supercoppa e finì u vattiu? La (pluri)premiata coppia Ciccio-Calò riparte con entusiasmo e una squadra nuova di zecca. La logica del turnover applicata al mercato resta la strategia vincente della società rossoblu. Via tutti i pezzi da novanta della passata stagione, dentro: De Sanctis, Chiellini, Ogbonna, Pjanic, Cuadrado, Muriel e Jovetic. Nuove scommesse da vincere e nuovi traguardi da raggiungere. Oronzo Calò appare perplesso anche stavolta, ma forse gli basterà scoprire unni joca chissu Lulic per avere le idee più chiare sul potenziale della rosa a disposizione.
Megliu suli ca malaccumpagnati! Archiviato il Pierale, frutto di una malriuscita manipolazione genetica, Alessandro è tornato alle origini, (ri)costruendo un Mariale tosto e competitivo. L'addio di capitan Di Natale, dopo tre indimenticabili stagioni, ha davvero sorpreso tutti, ma in compenso sono arrivati campioni del calibro di Handanovic, Maicon (se resta può essere un colpaccio!), Hamsik, Ederson, Cavani e Palacio. Contando anche Zaccardo e Miccoli quasi mezza Longobarda dell'ultimo biennio. Chissà se basterà puntare sull'usato sicuro per tornare agli antichi fasti...


Kurdistan campione del mondo. Cipro Nord e Zanzibar sul podio. Provenza e Occitania tra le top five del torneo. Quattro squadre esordienti negli ultimi quattro posti della classifica generale. La VIVA World Cup 2012 si chiude senza grosse sorprese, con il tanto atteso lieto fine per i padroni di casa (vincenti per
Niente da fare per il povero Darfur: anche la terza e ultima gara della VIVA World Cup 2012 finisce con una pesante sconfitta. Gli africani chiudono al nono posto con 38 gol incassati e un solo gol fatto (rete siglata dal bomber Haggar Duogom).
I padroni di casa del Kurdistan, Zanzibar e Provenza volano in semifinale. Cipro Nord conquista la qualificazione come migliore seconda. La supersfida Sahara Occidentale-Darfur decreterà l'ultima classificata della Viva World Cup 2012.
Darfur (33 gol subiti e 0 gol fatti) e Sahara Occidentale (12 gol subiti e 2 gol fatti) già fuori dai giochi. Grandi prestazioni per Occitania e Provenza.
Risultati tennistici e malafigure senza precedenti: l'edizione curda del mondiale scalcinato si apre col botto!
Tre gironi, nove squadre e tante novità: la quinta edizione della VIVA World Cup - Kurdistan 2012 si preannuncia ricca di sorprese e spettacolo. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di geopolitica pallonara e Scalcination: l'evento che dal 2006 ha acceso i riflettori su quel sottobosco del calcio internazionale popolato da squadre senza nazione, nazioni senza nazionale e nazionali senza senso. Un mondiale non riconosciuto dalla FIFA, ma più autentico e divertente di inutili competizioni ufficiali come la Confederations Cup. La manifestazione-simbolo di un calcio senza confini, senza fronzoli e soprattutto senza grana!
Per l'ufficialità bisognerà attendere ancora qualche giorno, ma la Longobarda è matematicamente Campione d'Italia con una giornata d'anticipo. Un verdetto incontrovertibile, sancito dagli oltre 110 punti di vantaggio sul Lunarossi e dall'ennesima grande prestazione. Il secondo Scudetto consecutivo di Oronzo Calò arriva al termine di una giornata da guinness dei primati, col record di gol (10) e di punti (100) mancato per un banale dubbio di formazione (ballottaggio Miccoli-Destro vinto dal secondo). A certificare il tricolore ci hanno però pensato Milito (tripletta), Rigoni (tripletta) e Diamanti (quinto gol in maglia rossoblu). Tre dei principali artefici di una stagione incredibile ed esaltante, aperta con la conquista della Supercoppa di Lega nella doppia finale contro il Pierale, impreziosita dalla rimonta di gennaio valsa il titolo di Campione d'Inverno (un mini-scudetto al termine di un campionato di apertura a 7, con Sporting Giachinho e Realmontina) e chiusa in bellezza, con la possibilità di giocare la finale di Fanta League Cup dopo aver vinto i play-off, eliminando Akragas33 e Deportivo Isola d'Erba. Certo, pronosticare un clamoroso double dopo il triplete del 2011 sarebbe quasi una bestemmia. Ma forse proprio per questo Gero si è già affidato alla Madonna di Fatima!
Letale, insaziabile e spietata. Dopo l'ennesima dimostrazione di forza, gli aggettivi per descrivere l'incredibile stagione della Longobarda cominciano a scarseggiare. Più che una squadra, un rullo compressore capace di asfaltare gli avversari (Lunarossi sprofondato a -87 punti) e di superare qualsiasi ostacolo (Depor battuto due volte in semifinale di Fanta League Cup) con imbarazzante facilità. Tutto merito del solito Kulovic? Ridicolo anche solo pensarlo, specie analizzando i numeri della formazione di Oronzo Calò: 91 gol fatti; 36 assist e un rendimento medio superiore ai 72,5 punti a partita. Mister Tararà ha le idee chiare come la Sambuca Molinari: Scudetto in tasca e testa alla finale di Fantacoppa. No es una obsesión, es un sueño! - diceva Mourinho.
Non è finita, ma poco ci manca. Nonostante i giochi di prestigio della Gazza (gol di Diamanti trasformato in autogol di Brkic) e la follia di Osvaldo (seconda espulsione stagionale e altro 3 in pagella), la Longobarda continua la marcia di avvicinamento allo Scudetto 2011-12, sospinta dalle reti di Danilo, Hamsik e Mattia Destro (che per poco non segnava di sinistro!). Il recupero della 33^ giornata sorride dunque a Oronzo Calò, che in questo finale di stagione potrà gestire un vantaggio di oltre 60 punti sul Lunarossi, sognando anche la qualificazione alla finale di Fanta League Cup.
Due vittorie amare per un destino comune: Akragas33 e Pierale eliminati dalla Fanta League Cup ai quarti di finale. Un verdetto impietoso, che giunge al termine di una stagione maledetta e che condanna l'Ingegnere e Alessandro a pagare con gli interessi i risultati delle gare d'andata. A pesare sono stati, ancora una volta, gli episodi sfortunati. Gli ultimi di una lunga serie, griffati Thereau (rigore fallito) ed Hernanes (Profeta sì, ma di sventura!). Veri e propri handicap(pati) che hanno vanificato le prodezze di Vidal (doppietta), Ramirez, Gomez e J. Cesar (rigore parato), rendendo ancora più triste e malinconico l'addio ai sogni di gloria.