Per il momento la capolista Mariale si limita a osservare con relativa indifferenza. La squadra gira a meraviglia e le reti di Kovacic e Tevez sono i migliori regali di Natale senza Di Natale che mister Bellomo potesse ricevere per chiudere l'anno in bellezza e mantenere pressoché invariato il vantaggio sulle dirette inseguitrici. A sorpresa, l'unica formazione ad accorciare il distacco in classifica è il fanalino di coda Akragas33. Come da tradizione, i biancazzurri chiudono l'anno solare tra botti e fuochi pirotecnici. Record di giornata (84,5 punti), cinque gol (doppietta di Glik, Mertens, Gabbiadini e Palacio) e un assist (Cossu) che lasciano sperare in una seconda parte di stagione quanto meno dignitosa. L'augurio è che l'Ingegnere e Un Sacco Belgio possano finalmente tornare protagonisti dopo anni di immeritato oblio.
Sarà un Natale amaro e pieno di rimpianti, invece, in casa Athletic MCN e AGF Alfa. La formazione allenata dal Dottore scivola al terzo posto, nonostante le prodezze di Vidal e Paloschi. Inevitabile conseguenza di una discontinuità cronica che la mancanza di un bomber vero in rosa (resta il rammarico per aver lasciato Denis in panchina) non fa altro che evidenziare a domeniche alterne. Problema del gol che attanaglia da almeno un mese anche l'undici di Gero e Affanno. Il trio delle meraviglie Icardi-Callejon-Gomez stenta a segnare anche a porta vuota, le alternative (Toni e Djordjevic) non convincono e il centrocampo privo di Candreva e Pjanic fa acqua da tutte le parti. Non stupisce dunque che la squadra, sconfitta persino nel Trofeo Giorgio Rossi, chiuda mestamente al quarto posto un 2014 da dimenticare. Ancora più clamorosa è però la crisi senza fine della New Team. Una squadra irriconoscibile e senza carattere che, dopo aver ipotecato e perso malamente la finale del Torneo di Apertura, sembra essersi spenta. A Ramino l'arduo compito di voltare pagina e tornare protagonista da gennaio, a cominciare dal mercato... di Piazza Ugo La Malfa!
Mariale in fuga verso il titolo di Campione d'inverno, Trinacria in finale di Fantacoppa. I verdetti della quindicesima giornata lasciano poco spazio all'interpretazione e alle recriminazioni. Dopo due domeniche di leggero appannamento, la formazione di mister Bellomo torna a spiccare il volo sospinta dalla doppietta di Mauri (scommessa vinta!), dalle brillanti prestazioni di Maicon e Gillet e dal ritorno al gol di Bonaventura, Di Natale e Kovacic, scambiato con Hamsik appena tre giorni fa. Un bottino di 86,5 punti che gela la classifica e le inseguitrici con distacchi glaciali che oscillano addirittura tra i -55,5 dell'Athletic MCN e i -97,5 dell'Akragas33.
Fuori le favorite della vigilia Mariale e AGF Alfa, spazio alla supersfida Athletic MCN-Trinacria in semifinale. A giocarsi la qualificazione alla finale del Torneo di Apertura saranno il Dottore e Oronzo Calò. Un verdetto sorprendente che premia lo stato di grazia dell'Athletic MCN, capace di rifilare addirittura sei reti alla capolista Mariale tra andata e ritorno, e l'opportunismo della Trinacria, antico retaggio longobardo che ha consentito ai giallorossi di sbarazzarsi del Fu LunaRossi col minimo sforzo. Merito della ritrovata vena realizzativa di Menez (tre gol nelle ultime due partite che portano a sette il bottino stagionale), Vidal, Pogba ed Eder per la gioia di Peppe; merito delle prodezze di Higuain, Gervinho e del kebbabaro mancato Taider per la goduria di mister Tararà.
Due per due o due più due il risultato non cambia. Quattro gol, due doppiette, 83 punti e tanti saluti a tutti aspettando la sosta. La New Team si scopre brava, bella e fortunata. Capace di spazzare via l'Akragas33 con un netto 4-0, di mettersi in tasca la qualificazione per la finale del Torneo di Apertura ignorando il cartello "RISERVATO AGF Alfa" e di accaparrarsi il terzo posto in classifica scalzando la Trinacria. Merito di un Handanovic tornato Super (terzo rigore parato in stagione) e della coppia d'attacco bianconera (Llorente-Morata) finalmente pronta a combinarne di tutti i colori. Il distacco dalla vetta resta importante (-41,5 punti), ma Ramino ha voglia di stupire e di vincere almeno un trofeo pesante. Il ragazzo dal kimono (e dal capello) d'oro è cresciuto, guai a sottovalutarlo.
Record di giornata (74 punti), fondamentale vittoria qualificazione in Fantasperti Golosino Cup e prima maledetta stagionale firmata Pirlo. La domenica quasi perfetta del Mariale, rovinata solo in parte dalla pessime prestazioni di Honda (voto 4,5) e Cuadrado (voto 4), regala a mister Bellomo l'ultimo posto utile nella griglia play-off del Torneo di Apertura e il primo significativo allungo in classifica (+34,5 punti sull'AGF Alfa). Un inizio folgorante (25 reti e 10 assist) coinciso con l'esplosione della splendida coppia gol Di Natale-Tevez e destinato a prolungarsi nei prossimi mesi grazie all'apporto di elementi del calibro di Hamsik e Iturbe, rimasti in ombra in questo primo quarto di stagione.
Tre gol per parte, giocatori ritrovati e una fondamentale vittoria qualificazione in fantacoppa. Il turno infrasettimanale sorride alla Trinacria e all'Athletic MCN praticamente appaiate al terzo posto in classifica e ormai certe di disputare i play-off di Fantasperti Golosinino Cup. Dopo due mesi penosi tra ultimo e penultimo posto, Oronzo Calò si regala un altro record di giornata (77 punti) e sale sul podio grazie alle reti di Darmian, Lulic e Borja Valero. Con una doppietta di Higuain (rigore fallito allo scadere e altro 5 in pagella) il balzo in avanti sarebbe stato ancora più clamoroso, ma risalire troppo in fretta può provocare l'embolia, meglio quindi dare continutà alle prestazioni. Prima o poi i bonus dei morti arrivano. Il Dottore, a modo suo, aveva previsto tutto e anche Babacar (doppietta) e Denis (primo gol stagionale) alla fine si sono sbloccati risultando decisivi. E poco importa che De Rossi sia rimasto fuori dall'undici titolare. Al netto delle gravi insufficienze, era impossibile escludere uno tra Vidal, Menez e Pogba.
Higuai(n) non sono ancora finiti, ma la prima tripletta stagionale del bomber argentino rianima una Trinacria brutta e derelitta. Una boccata d'ossigeno (81,5 punti) che consente agli uomini di Oronzo Calò di umiliare Peppe, acerrimo rivale e malcapitato avversario in Fantasperti Golosino Cup, e di ritrovare un briciolo d'orgoglio per provare a scalare la classifica. In fondo, il terzo posto è lontano appena 8 punti e all'appello mancano ancora gli irriconoscibili Darmian, Rodriguez, Borja Valero, Hernanes e peditunni Gervinho. Se anche il loro rendimento dovesse tornare accetabile, ne vedremo delle belle!
Una giornata che sa di liberazione e che cancella le scorie della passata stagione. Gero e Affanno possono tornare a sorridere: l'AGF Alfa c'è e si candida come outsider per la lotta Scudetto. Ci sono voluti quasi due mesi per far carburare il LunaMorta, ma adesso la squadra vince e convince. Secondo posto in campionato (-23 punti dalla capolista) e primo posto nel girone di Fantasperti Golosino Cup dopo la bella vittoria per 3-2 nel derby contro il Mariale. Callejon segna più di Higuain, Guarin risponde presente anche partendo dalla panchina, Candreva, Pjanic e Icardi sfornano assist a ripetizione. Con un Djordjevic in più sognare è lecito!
È sempre il Cummenda a comandare la classifica della Lega ERP dopo sei giornate di Campionato. Mister Principato, quest'anno alla guida della Marlboro, ha già messo in cascina 13 punti ed è in fuga verso il secondo titolo consecutivo. Per provare a vincere lo Scudetto ancora una volta cercherà di sommergere gli avversari con un'Honda(ta) delle sue, ma non sarà facile. In seconda posizione tiene il passo della capolista la Torcida del Presidente Cortese (11 punti fin qui totalizzati), grazie soprattutto alle reti dell'Apache Tevez. Potrebbe essere l'anno buono per tornare a sventolare il tricolore ma l'esperto tecnico monserratese predica calma e pazienza: meglio andarci Pjanic!
Gli esperti lo hanno già ribattezzato tsunami Mariale. Un fenomeno violento e improvviso capace di sovrastare la classifica del Fantasperti con distacchi che vanno dai -21 punti dell'Akragas33 ai -46 punti della Trinacria. Una gigantesca Honda (4 gol in 6 partite), alimentata dalle reti di Tevez (seconda doppietta consecutiva), Bonucci, Cuadrado e Iturbe, capace di travolgere giocatori e squadre avversarie con una forza inarrestabile. L'area del disastro (clamoroso 5-0 in Fantasperti Golosino Cup) è circoscritta per il momento all'isola infelice di Oronzo Calò, ma le previsioni meteo non promettono nulla di buono. E se il vento non dovesse cambiare, dopo la sosta anche zone di classifica più tranquille si troverebbero a fare i conti con la furia distruttiva di mister Bellomo.
Papà lo diventerà solo nel 2015, ma intanto mister Bellomo allunga in classifica con un'andatura degna del celebre e misterioso benefattore di Judy. Dal quarto al primo posto nel giro di tre giorni grazie alle doppiette di Tevez e Di Natale e record stagionale di punti (87) che vale la prima importante vittoria in Fantasperti Golosino Cup. Una domenica perfetta per il Mariale, condita dalle brillanti prestazioni di Gillet, Maicon e Honda e resa ancora più entusiasmante dal mezzo passo falso di Ramino e del Dottore.
Proprio così, il Dottore ha un chiodo fisso in testa: aprire un ciclo insieme ad Alessio e provare a rivincere tutto. Stavolta però dominando dall'inizio alla fine. Mostrando i muscoli agli avversari ed evitando una snervante rincorsa lunga nove mesi come nella passata stagione. D'altronde, le prestazioni di Vidal (doppietta), Lichsteiner (primo gol stagionale), Torres (in gol all'esordio) e Abate (tornato preziosissimo assistman) lasciano pochi dubbi sulla forza e sulle qualità dell'Athletic MCN. Ma a stupire è soprattutto la compattezza della rosa. La strategia a blocchi (quest'anno molti titolari di Juve e Milan, l'anno scorso quelli di Juve e Roma) potrebbe confermarsi vincente, cancellando di fatto il modello multisquadre di derivazione longobarda.
La spavalderia di Ramino, la rivincita di Gero e il brusco risveglio di Oronzo Calò. La seconda giornata va in archivio nel segno della New Team capolista e dell'AGF Alfa rivitalizzato dal rientro a Monserrato di mister Franco. Quattro gol (Marchisio, Kovacic, Parolo e Lucarelli), un assist e 81 punti per Ramino che ha letteralmente asfaltato la Trinacria (4-0 in Fantasperti Golosino Cup) e avrebbe addirittura potuto sfondare il muro dei 90 punti con De Jong e Osvaldo in campo. Cinque gol (tripletta Icardi, candreva e Toni), un assist e 79,5 punti per Gero e Affanno, decisi a cancellare in un colpo solo la falsa partenza alla prima di campionato e i fantasmi di coppa (vittoria per 3-2 nel derby contro il Mariale) della scorsa stagione. Uniche pecche di una domenica quasi perfetta lo 0,5 in pagella di Diego Lopez e il 4,5 di El Kaddouri preferito a Guarin.
Primo posto all'Akragas33, primo trofeo all'Athletic MCN. Sarà anche calcio d'agosto, ma i primi sorrisi della stagione sono quelli dell'Ingegnere e del Dottore. Biancazzurri subito in vetta grazie alle prestazioni super di De Sanctis (voto 7,5), Nainggolan (gol e assist) e dell'inedito duo d'attacco Berardi-El Shaarawy (in attesa di recuperare Pepito Rossi e Palacio). Primato meritato e grande entusiasmo di Piero, immediatamente smorzato da Fonzio: Primi almeno per una giornata, obiettivo stagionale raggiunto. Finchè dura è furtuna! La stessa buona sorte che ha regalato a Peppe e Alessio la Supercoppa 2014 e uno storico Triplete (eguagliate le imprese della Longobarda 2010-11 e 2011-12) grazie alla vittoria di misura sull'AGF Alfa 99 targata Jeremy Menez.
Dopo tre stagioni trionfali alla Longobarda e una piccola pausa di riflessione, riecco la coppia d'oro Ciccio-Calò. Nuovo nome (Unione Sportiva Trinacria), nuovo logo, nuova squadra, ma stesse ambizioni e stessa voglia di stupire. Il Dottore, campione in carica e grande estimatore del gioco barocco di mister Tararà, ha già indicato la Trinacria come la pretendente numero uno alla vittoria del Fantasperti. Un pronostico che lusinga, ma che potrà essere confermato o smentito solo alla prova del campo. Al momento, l'unica certezza è l'undici titolare che Ciccio ha voluto regalare a Oronzo Calò (rimasto a Torino senza insalata di purpu e muluni d'acqua): Buffon; G. Rodriguez, Darmian, De Sciglio; Hernanes, Borja Valero, Jorginho, Maxi Moralez; Higuain, Quagliarella, Gervinho. Una buona base di partenza per testare la rosa nel girone d'andata e scoprire unni ioca chissu Vazquez.
Rimasto single dopo l'inatteso addio di Ciccio, Ramino non si è perso d'animo e ha scelto di ripartire proprio dalla New Team. A due anni dall'esordio con le Black Hawks, l'esperienza non manca di certo al biondo allenatore e la strategia adottata durante l'asta (seppur con qualche sforamento al budget stabilito reparto per reparto) ne è la dimostrazione. Oltre alle stelle Handanovic, Castan, Marchisio e Llorente, a fare le fortune della formazione nipponica saranno le giovani promesse Scuffet, Kovacic, Florenzi, Morata e Sau. Senza però dimenticare, nè sottovalutare, le vecchie glorie in cerca di rilancio: Zuniga, Kone, Pepe, Osvaldo e Matri. Resta da capire che fine farà Alessio Cerci (è concreto il rischio che venga ceduto all'Atletico Madrid), ma se anche la seconda punta granata dovesse essere confermata per Ramino sarebbe davvero una stagione con i fiocchi.
A vent'anni dall'entrata in vigore della sentenza Bosman e a sei mesi dalla prima paternità, mister Bellomo ha ufficialmente aperto le porte ai giocatori della Juventus. Una decisione storica che consentirà a Bonucci, Pirlo e Tevez (costato ben 206 fml) di vestire finalmente la maglia del Mariale. Una delle poche certezze in un mare di punti interrogativi: il vecchio capitan Di Natale avrà ancora fame di gol? Cuadrado e Bonaventura rimarranno dove sono? Alvarez e Honda giocheranno almeno qualche partita? Dubbi che gli arrivi di Hamsik, Strootman (ottimo investimento per il girone di ritorno), Bergessio e Iturbe sembrano fugare. Dopo due stagioni di grandi complimenti e pronostici favorevoli, partenze a razzo e sogni infranti potrebbe finalmente esserci quell'inversione di tendenza che Alessandro si augura da anni. Meglio partire in sordina ed essere protagonisti fino alle fine del Campionato!
C'è chi sostiene che la miglior difesa è l'attacco, ma per Alessio la miglior difesa è la difesa. Come era prevedibile, l'uomo mercato del Dottore, debitamente istruito e munito di pizzini, si è lanciato in trattative degne di Florentino Perez, portando a casa Lichsteiner, Vidic, Basta, Rami e Benatia (ottimo affare se resta). Ma anche Pogba (102 fml), Menez, Vidal (altro ottimo affare se resta), Denis, Eder e Balotelli (120 fml). Tutti ottimi investimenti in ottica modificatori e déjavu a ripetizione a un anno di distanza dalla memorabile asta 2013. Purtroppo quest'anno mancheranno due punti di riferimento come Keko e Zielinski, ma gli innesti di Birsa (ribattezzato dall'architetto Birsa Valero) e di Allan (chiamato dopo qualche attimo di panico in sostituzione di Giampiero Pinzi morto nel 1999) faranno dormire sonni tranquilli sia a Peppe che ai tifosi dell'Athletic MCN.
Per l'Ingegnere si tratta di una stagione dal sapore speciale: quindicesima edizione del Fantasperti e decimo anno di attività dell'Akragas33. Due motivi in più per tornare a vincere dopo cinque anni di astinenza (Supercoppa 2010). Per provarci sono arrivati due superportieri del calibro di De Sanctis e Rafael, tre difensori goleador (Nagatomo, Chiellini e Harteaux), due straordinari esterni d'attacco (Mertens e Biabiany) e una batteria di attaccanti di valore assoluto (con Rossi, Berardi, El Shaarawy e Destro possibili rivelazioni del Campionato). Unico neo - Piero dixit - la presenza in rosa di Rodrigo Palacio (65 gol e almeno 30 assist nelle ultime cinque stagioni tra Genoa e Inter). Se anche El Trenza dovesse ritrovare una maglia da titolare, si prospetterebbe davvero una grande annata per i colori biancoazzurri con Fonzio pronto a farsi crescere il codino!
In attesa di un improbabile ripescaggio del LunaRossi, Gero ha deciso di lanciarsi in una nuova avventura rilevando il titolo sportivo del Morto FC per fondare l'AGF Alfa 99. Più che il nome di una fantaformazione sembrerebbe un modello dell'Alfa Romeo o il codice fiscale di Peppe Alfano, ma al di là delle facili ironie mister Franco è pronto a "sposare" la nuova causa (e non solo!). Stop alle strategie scriteriate e squadra più equilibrata in tutti i reparti. Prova ne siano l'arrivo in difesa di Ranocchia, De vrij ed Evra, gli investimenti milionari per Candreva (121 fml) e Pjanic (99 fml) e gli affari low cost in attacco: Mario Gomez, Callejon, Toni e Icardi. Sia Gero che Affanno hanno una voglia matta di rivincita dopo le amare delusioni della passata stagione. Sarà la volta buona? Nonostante l'assenza di Ibarbo (non basteranno le minchie di Renzetti, Quaison e Terranova messe insieme a colmare il vuoto lasciato in rosa) le premesse ci sono!
L'effetto domino delle dimissioni di Antonio Conte non si è fatto attendere: Ciccio rescinde con la New Team e torna in società con Calò. Dopo una sola stagione alle dipendenze di Ramino, il direttore sportivo torinese torna tra le braccia del mitico allenatore aragonese, che appena una settimana fa sembrava intenzionato a ritirarsi. Un fulmine a ciel sereno a un mese dall'asta iniziale, la notizia bomba che scuote la vigilia della quindicesima edizione del Fantasperti. Sarebbe da escludere, almeno per il momento, un'operazione amarcord col ritorno in campo della Longobarda; più probabile invece che Ramino decida di portare avanti l'ambizioso progetto New Team. Da oggi è ufficialmente iniziata la nuova stagione e si prospetta un campionato a sei squadre. Magari col ritorno di un'altra storica coppia: Gero & Affanno. In fondo, certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano.
L'impresa è compiuta, il sogno è diventato realtà, l'Athletic MCN è Campione d'Italia! Una vittoria che vale doppio, come due sono i trofei (Scudetto e Fantacoppa) scippati allo sconsolato Affanno e due gli artefici di questo assoluto capolavoro: l'Architetto e il Dottore. La coppia perfetta che ha saputo fare di necessità virtù, stupendo tifosi e avversari per solidità difensiva (appena 25 gol subiti da Buffon-Marchetti), qualità in mezzo al campo (Marchisio, Cuadrado, Kakà, Hernanes, Strootman) e cinismo in attacco (con Klose-Eder-Amauri non proprio memorabili nel girone d'andata e Gervinho-Destro-Iturbe indimenticabili in quello di ritorno).
Morto FC secondo con 2674,5 punti; Athletic MCN primo con 2675 punti. A novanta minuti dal termine della stagione, l'inimmaginabile è diventato realtà! Dopo una rincorsa lunga ed entusiasmante, resa possibile da un girone di ritorno praticamente perfetto, il Dottore potrà togliersi lo sfizio di puntare a uno storico double Scudetto-Fantasperti Golosino Cup guardando tutti dall'alto in basso. Un sorpasso insperato ma strameritato che premia la concretezza di una formazione protagonista di un'incredibile dimostrazione di forza, nonostante innumerevoli sfighe e infortuni. Comunque vada, Peppe e Alessio hanno già vinto per stile e coraggio. Una lezione per tutti e un messaggio inequivocabile: crederci sempre, arrendersi mai! Anche quando Kulovic sembra voltarti le spalle; anche quando i consigli sballati di Fantagazzetta ti fanno preferire Klose ad Eder; anche quando le punte non segnano e tocca ai vari Cuadrado, Hernanes, Lichsteiner e Storari salvarti la giornata.
È come riavvolgere il nastro, viaggiare nel tempo e rivivere le emozioni della stagione 2008-09. Due squadre praticamente appaiate e uno Scudetto tornato clamorosamente in bilico a 180 minuti dalla fine. Un duello senza precedenti e senza esclusione di colpi tra l'esordiente Affanno e l'esperto Dottore. Un testa a testa che nessuno avrebbe mai immaginato e pronosticato alla fine del girone d'andata, quando il distacco tra le formazioni allenate dai due Peppe sfiorava addirittura gli 80 punti. Eppure il miracolo sportivo dell'Athletic MCN è sotto gli occhi di tutti. Una scalata inarrestabile, firmata Destro, Gervinho, Cuadrado, Buffon, Marchisio e Iturbe, che rischia di trasformarsi in un'impresa epica in caso di ulteriori passi falsi del Morto FC.
L'attesa è durata quindici anni, ma ne è valsa la pena. Archiviato l'attapiramento della passata stagione col Deportivo Isola d'Erba, il Dottore può finalmente festeggiare il suo primo trofeo (secondo in carriera) alla guida dell'Athletic MCN. Ribadendo, qualora ce ne fosse stato bisogno, che il motto della società non è una minaccia ma una promessa: minchia cacata nenti! E così è stato anche in finale di Clausura. Una gara senza storia, stravinta per 5-0 con le firme d'autore di Cuadrado (doppietta), Gervinho, Eder e Marchisio, che vale la qualificazione alla finalissima di Fantasperti Golosino Cup e che continua ad alimentare i sogni scudetto (-11,5 punti dalla capolista) della squadra rivelazione costruita da Alessio.
Qualcuno consoli Mister Franco e salvi Heurtaux e Montolivo dalle sue gastime! L'esito della 34^ giornata, con il LunaRossi in grande spolvero e capace di racimolare 81,5 punti grazie alle reti di Candreva (doppietta), Balotelli (gol e assist) e Immobile (20^ marcatura stagionale), ha ingigantito la disperazione e i rimpianti di Gero per l'ennesima stagione buttata via e conclusasi in modo beffardo con l'eliminazione dal Torneo di Clausura e dalla Monserrato League. Quella di domenica scorsa è stata però una resurrezione a scoppio ritardato su cui pesa indubbiamente la sfiga, o se preferite la totale assenza di culo, che da anni perseguita la squadra rossonera. Ma anche il frutto di una strategia di mercato scriteriata che gli innesti di Jonathan, Alvarez, Candreva e Immobile hanno raddrizzato solo in parte dopo un girone d'andata semplicemente disastroso.
Morto FC in fuga verso la vittoria. Mariale qualificato per la semifinale del Torneo di Clausura e per i play-off di Monserrato League. Athletic MCN in semifinale di Clausura, ma fuori dalla Monserrato League. Urusà e New Team beffate ed eliminate dal Torneo di Clausura. LunaRossi fuori anche dalla Monserrato League! Giusti o sbagliati che siano, esaltanti o deprimenti che siano, i verdetti che riassumono i temi caldi del rush finale lasciano poco spazio alle obiezioni e alle lacrime di coccodrillo. Tanto c'ha ragione chi fa gol! - come recitava la celebre sigla di Goleada su TMC. Ecco perchè dietro il discusso hashtag lanciato da Ciccio #matantovinceilmorto si nasconde una scomoda verità. Quello che tutti pensano e temono: Da Costa dirlo, ma solo Peppe Affanno può perdere uno Scudetto praticamente vinto a suon di gol (76 messi a segno e ben 28 lasciati per strada), potendo contare nelle ultime cinque giornate su un attacco atomico formato da Higuain (tripletta), Toni (17^ rete stagionale) e Llorente (tre gol nelle ultime due partite).
A sei giornate dalla fine del Campionato anche la Lega ERP si prepara a vivere le ultime grandi emozioni della stagione. Non pare vero che sia trascorso tutto questo tempo e il ricordo dell'asta di agosto, così lontano eppure così vicino, è ancora vivo. Un giorno pieno di euforia, speranza e sogni di gloria, vissuto tra siparietti divertenti e momenti di grande tensione. Indimenticabile, ad esempio, la trattativa miserabile a rilanci da un milione tra Pino e il Cummenda nel contendersi Er Tendina Gervinho. Ma si sa, quando restano pochi spiccioli a fare la differenza sono i dettagli e le intuizioni fortunate. Con sei fantamilioni Marco portò a casa uno dei giocatori rivelazione della stagione 2013-14, gioendo in modo incontenibile manco avesse acquistato CR7! Sembrò una reazione eccessiva, ma pochi minuti dopo l'allenatore della Swarovski fu ancora più chiaro: Ho uno squadrone, se non vinco quest'anno, non vincerò mai più! Alcuni risero ingenuamente, altri pensarono si trattasse di un'esagerazione, addirittura di una bestemmia.
La notizia era nell'aria da qualche settimana, ma dopo gli 84 punti di domenica scorsa è arrivata l'ufficialità: il Dottore si candida alla vittoria finale. Non necessariamente la vittoria dello Scudetto, che manca dalla stagione 1998-99, ma la conquista di almeno un trofeo che sarebbe il giusto e meritato riconoscimento alla scalata in classifica, certificata da sondaggisti indipendenti ed (e)sperti di vecchia data. Strano partito quest'Athletic MCN: classico movimento dal basso (penultimo a -75 punti dalla vetta tre mesi fa) pronto a battersi contro la casta e i crasti (Oronzo Calò, Ramino e l'Ingegnere scavalcati in un colpo solo) pur di cambiare le regole del gioco e il sistema politico-clientelare che da anni condiziona il Fantasperti. La ricetta programmatica di Peppe è semplice ed efficace: affidarsi a un guru tipo Casaleggio (Alessio) e puntare su una squadra di giovani ambiziosi (Destro e Cuadrado), vecchi senatori (Buffon, Kakà e Marchisio) ed extracomunitari venuti in Italia per lavorare onestamente (Gervinho, autore del nono assist stagionale).
Forse si stava meglio quando si stava peggio! Quando lo Spamicello ci regalava nomi del calibro di Britos, Aronica, Saudati e Reginaldo, scovati con occhio lungo fra i fogli rosa di una Gazzetta stropicciata. Altri tempi, altra Serie A e altri giocatori di livello ripescabili tra gli svincolati a fine stagione. L'ultima sessione del calciomercato 2013-14 si chiude, invece, tra colpi a salve e chiamate imbarazzanti. Più che un'asta di riparazione, il mercato del pesce o del bestiame. Ben trentaquattro nuovi innesti e altrettante cessioni che difficilmente sposteranno gli equilibri, ma che dovrebbero garantire voti indispensabili quando impazzerà il turnover.
Scherza con i santi, ma minchia cacata nenti! Ci sono voluti ben sette mesi per far carburare la macchina infernale messa a punto dal faccendiere Alessio in un caldo pomeriggio d'agosto, ma alla fine l'Athletic MCN non ha disatteso le aspettative, dimostrandosi squadra cazzuta e temibile. Merito delle amorevoli cure del Dottore capace di debellare pericolosi virus (Keko) e batteri (Zielinski) che infettavano la rosa, senza mai perdersi d'animo anche quando gli infortuni a catena (Zuniga, Marchisio, Klose, Balzaretti, Cuadrado, Eder e Strootman) mettevano fuori gioco i migliori elementi a disposizione. Non deve stupire quindi che aprile si apra nel segno di Peppe Kung e della squadra rivelazione del girone di ritorno. Una formazione rinata grazie al cuore di Kakà, alla velocità di Gervinho, alla classe di Hernanes e al killer instinct di Destro e Klose. Un gruppo finalmente pronto per ambire al podio, alla Fantasperti Golosino Cup e persino allo Scudetto.
Si chiude una settimana ricca di emozioni e colpi di scena. La settimana che ha messo in discussione equilibri e rapporti di forza, ridisegnando la classifica e accorciando i distacchi. A sparigliare la carte sono state senza dubbio le prestazioni di Immobile (quattro gol nelle ultime due partite), Destro (due gol consecutivi) e Gervinho (un gol e due assist nel giro di tre giorni). Bonus preziosi e pesanti che hanno premiato l'orgoglio di Gero e la tenacia del Dottore, rilanciando le ambizioni del LunaRossi e dell'Athletic MCN in Fantasperti Golosino Cup e in Monserrato League.
Duri a morire e rivitalizzati dalla primavera! A dieci giornate dal termine, il Dottore, Un Sacco Belgio e Ramino si scoprono ancora in corsa per vincere qualcosa e per provare a riscattare una stagione fin qui povera di soddisfazioni. Il primo importante passo avanti, più psicologico che di classifica, è dell'Athletic MCN che guadagna una posizione ai danni del Mariale, staccato di appena mezzo punto. Un quinto posto inseguito per più di un mese e raggiunto grazie alle prodezze di Buffon, Cuadrado, Destro, Cigarini, Klose e Gervinho. Tutti insieme appassionatamente, senza incupirsi troppo per le sfortunate esclusioni di Rami e Amauri.
Diciamo la verità, dopo l'avvincente girone di ritorno della passata stagione con ben cinque squadre in lotta fino all'ultima giornata, ci troviamo a vivere un campionato decisamente spamicio. Un torneo dominato dal Morto FC più per demeriti altrui che per meriti di Peppe Affanno! È la stagione del meno peggio vince e la classifica è lì a dimostrarlo: posizioni e distacchi invariati da quasi due mesi, punteggi domenicali sotto gli 80 punti per le formazioni di testa (addirittura sotto i 70 dal quinto posto in giù) e reti decisive messe a segno da personaggi in cerca d'autore quali Asamoah, Bergessio e Maxi Moralez.
Nella settimana in cui Sorrentino, ex portiere del LunaRossi e del Mariale, ha avuto la consacrazione che meritava vincendo l'Oscar, il Fantasperti ha vissuto momenti di grande stress, frustrazione e nervosismo, culminati nell'auto-esonero dell'Ingegnere (squadra affidata a Un Sacco Belgio) e nell'annullamento del discusso scambio di mercato che appena un mese fa aveva portato Di Natale alla corte di Ramino. Decisioni amare, ma anche logiche conseguenze di una Serie A imbarazzante, dove Mertens (prima presenza da titolare, primo rigore calciato e naturalmente primo gol messo a segno per il Morto FC) e Llorente, o anche Carlitos Tevez (capocannoniere con 15 reti e bomber implacabile dell'Urusà) e Parolo possono bastare per fare la differenza e scavare un solco tra la testa e la coda della classifica.
Più forte delle polemiche per la cessione di nonno Di Natale, più brutto di Tevez & Rolando. Oronzo Calò è il classico personaggio fuori dagli schemi: schivo, istintivo, senza fronzoli per la testa e abituato a badare al sodo. Un allenatore che non ha mai amato le chiacchiere (nemmeno a carnevale!) e che non fa proclami. Un mister che sa vincere senza effetti speciali, stupendo semmai per brillantezza e concretezza. Il segreto dell'Urusà è tutto qui, nel carattere del suo condottiero Tararabt e nel buon rendimento dei singoli (De Sanctis, Danilo, Pjanic, Lodi, Matri e Berardi) che sono valsi finora il primo posto nel Torneo di Clausura e il secondo in Campionato.
Meno 150 punti dalla vetta e non sentirli! Per una domenica Gero si è lasciato alle spalle amarezze, sfighe e delusioni, concedendosi una giornata da assoluto protagonista. Una domenica in cui le ambizioni e i sogni estivi del LunaRossi si sono materializzati negli 84 punti totalizzati grazie alle reti di Gilardino (doppietta), Balotelli, Immobile ed Emerson e nel perentorio 4-0 contro Affanno in Fantasperti Golosino Cup. Un premio alla tenacia e al coraggio di mister Franco, che può addirittura recriminare per le esclusioni eccellenti di Gino Peruzzi ed El Kaddouri, tornati al gol dopo mesi di oblio. Ma soprattutto una gioia dall'immenso valore simbolico, il modo migliore per rovesciare quel "48" che alla sesta d'andata segnò il punto più basso della stagione rossonera.